‘Ndrangheta stragista, la Corte non sentirà Adornato: sentenza il 25 marzo

Si dirige vero la conclusione il processo ‘Ndrangheta stragista che si sta celebrando in Corte d’Appello a Reggio Calabria. Ascoltato il perito che ha esaminato l’intercettazione tra Adornato e Ferraro che ha riaperto la fase istruttoria. Subito dopo la Corte si è riunita in camera di consiglio. Sciolta, dunque, la riserva circa la richiesta della difesa di poter sentire in aula lo stesso Adornato.

Francesco Adornato è iscritto nel registro degli indagati dalla Direzione distrettuale antimafia di Reggio Calabria. L’acquisizione delle intercettazioni tra lui e Ferraro, indagato nell’inchiesta Hybris, era stata richiesta e ottenuta dal procuratore Giuseppe Lombardo.

Per la Corte: «Sentire Adornato non è indispensabile al fine della valutazione e della prova portata dal procuratore generale». La prossima udienza, fissata per il 23 marzo sarà quella conclusiva. Dopo le integrazione del procuratore Lombardo toccherà alle difese la controreplica.

Il processo che vede alla sbarra il boss del quartiere Brancaccio di Palermo Giuseppe Graviano e Rocco Santo Filippone, ritenuto espressione della cosca Piromalli di Gioia Tauro, è ormai alle battute finali.

Giorno 25 marzo la Corte deciderà se confermare o meno l’ergastolo per gli uomini accusati di essere i mandanti degli agguati ai carabinieri Fava e Garofalo.

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