sabato,Aprile 27 2024

Emilio Sirianni non potrà più rivestire il proprio ruolo, la decisione dopo la seduta plenaria del Csm

Il Consiglio superiore della magistratura ha approvato a maggioranza il provvedimento che nega la riconferma nel ruolo al magistrato

Emilio Sirianni non potrà più rivestire il proprio ruolo, la decisione dopo la seduta plenaria del Csm

Emilio Sirianni, presidente della sezione lavoro del tribunale di Catanzaro non potrà più rivestire il proprio ruolo. La seduta plenaria del Csm, infatti, ha approvato a maggioranza la relazione di maggioranza uscita dalla quinta commissione che chiedeva la non riconferma nel ruolo semi direttivo ricoperto da Sirianni per avere dato consigli legali al sindaco di Riace Mimmo Lucano, successivamente condannato in primo grado a oltre 13 anni di reclusione per alcuni reati in relazione all’accoglienza dei migranti nel comune calabrese quando ne era alla guida.

La richiesta per Sirianni, era motivata anche dalle offese rivolte, nel corso di una conversazione telefonica con Lucano, nei confronti del procuratore di Catanzaro Nicola Gratteri.

Il voto del Csm è giunto al termine di un articolato dibattito che ha riguardato, in particolare, la possibilità per un magistrato di manifestare il proprio pensiero, anche politico, in conversazioni private – delle telefonate si è venuti a conoscenza perché Lucano era intercettato dalla Procura di Locri – e di quanto questo abbia potuto incidere sull’attività professionale di Sirianni.
Il giudice – di magistratura democratica – era stato indagato per favoreggiamento e prosciolto dalla Procura di Locri e, in seguito, lo stesso Csm si era occupato del suo caso in altre due occasioni: la sezione Disciplinare del Csm, nel luglio 2020, aveva escluso l’addebito, su conforme richiesta della Procura generale della Corte di cassazione, e la prima Commissione aveva aperto un fascicolo per valutare gli eventuali profili di incompatibilità ambientale o funzionale concluso con l’archiviazione della pratica, deliberata dal a gennaio 2020, in conformità alla unanime proposta della Commissione.

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