sabato,Maggio 18 2024

Sentenza Gotha, l’intercettazione inedita e la prima volta della «massoneria segreta»

Gli inquirenti registrano nello studio dell’avvocato reggino la preoccupazione per il pentimento di Nino Fiume. Ma il legale si mostra tranquillo: per lui il collaboratore non sa nulla delle logge riservate

Sentenza Gotha, l’intercettazione inedita e la prima volta della «massoneria segreta»

C’è una prima volta per tutto: per la «massoneria segreta» quella prima volta porta la data del 17 maggio 2002. È il giorno in cui gli investigatori intercettano una conversazione destinata a segnare la storia delle inchieste giudiziarie sui rapporti tra ’ndrangheta e logge coperte. Quelle parole vengono proposte per la prima volta nel nostro podcast Gotha (la prima puntata è online dallo scorso 15 gennaio) perché trascritte solo in dibattimento grazie al lavoro del perito nominato dal Tribunale.

L’avvocato Paolo Romeo (condannato a 25 anni di reclusione in primo grado perché ritenuto al vertice della cupola massonico-mafiosa) si trova nel suo studio assieme all’allora sottosegretario alla Giustizia, Giuseppe Valentino. Valentino non risulta indagato in Gotha e, a più riprese, ha dichiarato di non essere un massone.

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