domenica,Maggio 5 2024

Riace, guardia di finanza sequestra mezza tonnellata di novellame di sarda e una rete di oltre 30 metri

A seguito di diversi servizi di osservazione e pattugliamento, con l’ausilio di pattuglie a terra e unità navali del corpo, colto in flagranza un soggetto alla guida di un natante da diporto

Riace, guardia di finanza sequestra mezza tonnellata di novellame di sarda e una rete di oltre 30 metri

I finanzieri della sezione operativa Navale della Guardia di Finanza di Roccella Jonica, nell’ambito dei servizi di polizia economico-finanziaria mirati al contrasto della pesca di frodo, coordinati dal reparto operativo aeronavale di Vibo Valentia, hanno sottoposto a sequestro oltre mezza tonnellata di novellame di sarda, meglio noto con il nome di “bianchetto”.
L’attività informativa svolta, risultato di diversi servizi di osservazione e di pattugliamento, articolati in più giorni, con l’ausilio di pattuglie a terra e unità navali del Corpo, ha consentito di cogliere in flagranza un soggetto che, a mezzo di un natante da diporto, era intento nella cattura del novellame di sarda nelle acque antistanti la località di Riace Marina, nel reggino.
I finanzieri intervenuti hanno sottoposto a sequestro una rete da circuizione per una lunghezza totale di oltre 30 metri e più di mezza tonnellata di novellame di sarda. Al soggetto colto in flagranza è stato notificato un verbale con sanzioni amministrative per oltre 60 mila euro.
Il prodotto ittico, sottoposto al controllo sanitario da parte del personale veterinario della locale ASL al fine di verificarne l’idoneità al consumo umano, è stato donato ad istituti caritatevoli per il consumo nelle loro mense.
Negli ultimi anni si è assistito ad una recrudescenza della cattura illegale del novellame di sarda, pratica che, oltre a produrre indebiti guadagni, risulta gravemente dannosa per l’ecosistema marino. Tale fenomeno, infatti, oltre a provocare un potenziale danno all’habitat marino, dovuto alla mancata riproduzione, può costituire anche un serio pericolo per la salute pubblica, poiché il prodotto illecitamente catturato è immesso al consumo in assenza di qualsivoglia controllo di tipo igienico sanitario.
Il ruolo di “polizia del mare” del comparto aeronavale della Guardia di Finanza, cui è affidata anche una funzione concorsuale nelle attività di prevenzione e contrasto degli illeciti in materia ambientale, viene svolta anche in chiave preventiva assicurando una costante presenza, una serrata attività di controllo tanto a terra quanto in mare, a tutela dell’ecosistema e della salute dei consumatori.
L’attività in parola si inquadra nell’ambito dei servizi di controllo economico esercitate sul territorio e lungo la fascia costiera calabrese, disposti dal Reparto Operativo Aeronavale della Guardia di Finanza di Vibo Valentia, che già nei giorni scorsi avevano permesso di individuare e sottoporre a sequestro diversi chilogrammi di prodotto illecitamente pescato, fino all’ingente sequestro odierno

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