sabato,Maggio 25 2024

Reggio, accoltellamento in classe: le considerazioni del garante dei detenuti

Brevi considerazioni a margine dell’episodio di violenza avvenuto in un liceo cittadino e che ha visto protagonisti due adolescenti

Reggio, accoltellamento in classe: le considerazioni del garante dei detenuti

Il garante metropolitano dei detenuti, Paolo Praticò, ha rilasciato alcune dichiarazioni a margine del violento evento avvenuto presso il liceo Da Vinci.

«Soltanto qualche giorno prima – scrive – era stato presentato, a cura dell’UEPE, un progetto di ricerca/intervento sulla gestione delle emozioni tra gli adolescenti di alcune scuole cittadine, curato da psicologi, pedagogisti ed educatori degli istituti penitenziari, come garante dei detenuti ero stato cortesemente invitato ed ho avuto modo d’esprimere la mia opinione che desidero ripetere. La violenza in genere e di genere in particolare è una grave forma d’impotenza espressa da chi non riesce ad esprimere le proprie emozioni in maniera dialogica e positiva».

Ruolo fondamentale quella della scuola, che «dovrebbe sopperire a carenze familiari ed ambientali, aiutando i ragazzi a migliorare l’autostima a coltivare sentimenti positivi attraverso lo studio dei grandi della letteratura ed anche con la consulenza di esperti (psicologi), insegnare ai ragazzi a riconoscere e gestire sentimenti come la rabbia, l’amore, l’amicizia, che se frustrati generano, inevitabilmente violenza».

Per il garante Praticò «c’è una correlazione diretta tra impotenza-frustrazione-aggressività-violenza e, quando non è rivolta verso l’altro che si ritiene responsabile, potrebbe essere rivolta verso se stessi. Mi auguro che vengano presi idonei ed adeguati provvedimenti perché episodi del genere non abbiano a ripetersi, ne va del futuro di questa generazione».

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