RHEGION, LE VIE DELLA STORIA | Percorrendo Via Due Settembre

di Giuseppe Cantarella – Via Due Settembre 1847 è una lunga traversa del Corso Giuseppe Garibaldi, che cominciada Corso Giacomo Matteotti e termina all’incrocio con Via Reggio Campi.

Il 2 settembre 1847 è la data che ricorda l’insurrezione contro il governo borbonico organizzata fra Reggio e Messina. Nella nostra città si costituì un Governo provvisorio, a capo del quale venne messo il Canonico Paolo Pellicano. La repressione del governo borbonico fu durissima. Domenico Romeo, leader riconosciuto della sommossa, proveniente da Santo Stefano d’Aspromonte, venne catturato e successivamente condannato a morte per decapitazione, e la sua testa rimase esposta per alcuni giorni nel cortile del Carcere di San Francesco. I nomi di Romeo e degli altri rivoltosi uccisi in quell’occasione sono scritti sul basamento della statua all’Italia, che si trova in Piazza Vittorio Emanuele, per questo motivo chiamata comunemente Piazza Italia.

All’incrocio con il Corso, si possono ammirare due tra i più bei palazzi del centro: sulla sinistra, Palazzo Travia, già proprietà Migliorini; sulla destra, Palazzo Siracusa, in stile Liberty, progettato dagli ingegneri Barbaro e Canova, che ospitava un teatro molto attivo nel passato.

La strada presenta un lungo tratto carrabile, mentre verso la parte terminale è caratterizzata da alcune suggestive scalinate: la prima scalinata è tra Via del Torrione e Via Aschenez, là dove sorge il Parco Archeologico “Griso Laboccetta”; la seconda scalinata va da Via dei Filippini a Via Possidonea; la terza scalinata da Via Possidonea a Via Reggio Campi.

Proprio la presenza di queste scalinate fa di questa la prima di una lunga serie di “strade – cannocchiale” che consentono di osservare un suggestivo panorama sullo Stretto di Messina, in cui la prospettiva indotta dai palazzi conferisce una visuale veramente speciale.