lunedì,Aprile 29 2024

“Kuntastorie” chiude il “Festival delle Identità Linguistiche Calabresi”

Un'avventura che parla di bellezza, partendo dai miti e dalle leggende, come quella di Scilla e Cariddi, arrivando a Gianni Versace e Mia Martini

“Kuntastorie” chiude il “Festival delle Identità Linguistiche Calabresi”

Dopo un intenso fine settimana di spettacoli, incontri letterari ed escursioni, si conclude il “FILICA – Festival delle identità linguistiche calabresi” promosso dal Comune di Bova Marina in partenariato con i Comuni di Condofuri, Guardia Piemontese, Roccaforte del Greco e Roghudi e con la collaborazione delle Associazioni “Calabria Dietro le Quinte APS”, “Leggendo tra le Righe” e molte altre realtà del territorio grecanico.

La kermesse, finanziata dalla Regione Calabria tramite il Fondo Unico per la Cultura 2020, ha coinvolto attivamente le comunità dell’area grecanica attraverso la realizzazione di iniziative culturali ed artistiche per riscoprire e valorizzare le identità linguistiche calabresi.

L’ultimo appuntamento del Festival si svolgerà questa sera alle ore 21, presso il Cineteatro Don Bosco con lo spettacolo inedito di Teatro Danza “Kuntastorie” prodotto dall’Associazione “The Dance” di Palizzi e con la Direzione Artistica del Maestro Stefano D’Aguì.

«Sono molto felice di aver avuto, grazie al Filica, la possibilità di produrre un nuovo spettacolo dopo due anni di assenza dalle scene – dichiara il coreografo -. Ho voluto, di concerto con i responsabili del progetto, dare spazio principalmente ai giovanissimi artisti dell’Area Grecanica e della Provincia di Reggio Calabria, realizzando uno spettacolo inedito e fresco che potesse narrare delle storie di una Calabria diversa».

“Kuntastorie”, della durata di un’ora e 10 minuti circa, è un’avventura che parla di bellezza, partendo dai miti e dalle leggende, come quella di Scilla e Cariddi, arrivando a Gianni Versace e Mia Martini. Una storia fatta di tanti racconti che, come una tela, si tessono e fondono insieme per dare un messaggio forte e di speranza in un periodo difficile per il settore dello spettacolo e della cultura.

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