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Reggio, domani la presentazione di Ghost Medical team: Vincenzo Carrozza racconterà i luoghi di guerra

L'area Area Griso Laboccetta ospiterà l'incontro in programma domani alle 19

Reggio, domani la presentazione di Ghost Medical team: Vincenzo Carrozza racconterà i luoghi di guerra

Lunedì 21 agosto alle ore 19,00 in Area Griso Laboccetta, Francesco Idotta l’incontro di presentazione dell’ultimo libro di Vincenzo Carrozza Ghost Medical Team, Editore Mondo Golem. Sarà presente L’autore dialogherà con Eliana Richichi. Con uno stile appassionante, quasi da giallo, Carrozza  racconta la sua esperienza di medico nel Ghost Medical Team, un’organizzazione sempre pronta a intervenire nei luoghi di guerra in quasi ogni angolo del pianeta compreso il fronte russo ucraino.

Vincenzo Carrozza, medico chirurgo, vive a Cuneo ma nasce a Chivasso ed è da anni impegnato sul campo con missioni Onu in contesti di guerra. Scrittore molto attento al racconto delle storie, dei dettagli, con una narrazione fluida riesce a cogliere gli aspetti più importanti di ogni avvenimento. E non dimentica il cuore, l’anima delle storie, dei nomi e dei volti. Questi argomenti sono molto evidenti, nel romanzo  Ghost Medical Team, pubblicato nell’aprile 2023. Laureato in  Medicina e specializzato in Chirurgia generale, dopo varie esperienze di lavoro all’estero, decide di dedicarsi alla chirurgia di guerra. Il desiderio di dare maggiore senso al proprio lavoro lo spinge ad aiutare chi, come lui, ha vissuto una vita in salita. 

Ed è proprio la forte consapevolezza di «voler essere chirurgo dove può fare la differenza» che spinge Vincenzo Carrozza a chiedere, nel 2017, l’aspettativa dall’Ospedale Santissima Annunziata di Savigliano, Provincia di Cuneo, in Piemonte, dove esercitava la sua professione. Somalia, Niger, Afghanistan, Mali diventano così luoghi famigliari dove prova a dare speranza a bambini, donne, ragazzi, uomini per i quali la morte arriva inaspettata a causa delle guerre, della fame, dei trafficanti, delle malattie, del terrorismo, del deserto e del mare grosso. Attualmente si trova in servizio presso la base Nato di Pristina, in Kosovo, dove le tensioni con la Serbia non sono mai sopite. 

«Il Kosovo è un’ideale linea di confine con la guerra», dice molto schiettamente Carrozza in una recente intervista. «Sono qui con la consapevolezza che questo possa accadere da un giorno all’altro…Spiegare e diffondere quello che accade in queste terribili realtà, serve a rendere sensibili e consapevoli i cittadini italiani su cosa significa una guerra: persone normali, soprattutto normali, non solo soldati, che perdono un braccio, una gamba, la vista, la casa, i figli, la vita…Direi che una sana partecipazione significa avere piena consapevolezza che i tempi che stiamo vivendo sono fragili. La guerra, che si è affacciata nuovamente in Europa, i migranti che sempre più numerosi cercano nuove possibilità attraversando il Mediterraneo a rischio della vita, i nostri governi che affrontano sfide complesse sul piano della occupazione, della sanità, del clima: bisogna diventare parte attiva, facendoci carico dei nostri doveri e aiutando chi siamo in grado di aiutare senza aspettarci null’altro in cambio che la soddisfazione di avere un sorriso o un grazie».

Il Ghost Medical Team è un’unità sanitaria speciale al servizio di Nato e Onu e altri enti sovranazionali, che viene attivata quando si rende necessario recuperare, in ogni angolo del pianeta, studiosi, politici o scienziati prigionieri di terroristi, oppure militari di corpi speciali feriti i combattimento. Per il team non esistono territori ostili impenetrabili ma nemmeno garanzie riguardo all’incolumità degli ostaggi; a volte bisogna accettare di perderli, come è successo durante la missione ad Agadez. Il Gmt è formato da medici e infermieri altamente specializzati, e da Ciccio, il cane mascotte; è un gruppo segreto di cui non si debbono conoscere le operazioni, pena lo scioglimento con disonore.

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