domenica,Maggio 5 2024

Reggio, la verità nuda e cruda nelle opere di Andrea Valere – VIDEO E FOTOGALLERY

La mostra, a cura di Elmar Elisabetta Marcianò, a L’A Gourmet L’Accademia Art Gallery di Filippo Cogliandro

Reggio, la verità nuda e cruda nelle opere di Andrea Valere – VIDEO E FOTOGALLERY

Rimangono le pennellate di sole, il giallo caldo che riporta alla luce del Mediterraneo. I temi invece si arricchiscono, pensati in maniera ironica e grottesca, proprio per dare il senso della denuncia sociale.

“Aspettando Whatsapp” è l’emblematico titolo della mostra di pittura del reggino Andrea Valere ospitata L’A Gourmet dii Filippo Cogliandro a Reggio. Un’esposizione, curata da Elisabetta Marcianò, che dona ai visitatori uno spaccato visivo originale e su temi di attualità.

Per il padrone di casa, Filippo Cogliadro: «La mostra ha riscosso un notevole successo, sono rimasto veramente soddisfatto della presenza di turisti che, passeggiando sul corso Garibaldi, hanno notato l’esposizione e hanno avuto la possibilità di gustare le immagini e apprezzare lo stile, i colori, la tecnica del maestro Valere. Sono convinto che, oltre ai tanti musei, la città di Reggio offra ai turisti che ci vengono a trovare, anche l’Accademia può dare qualcosa in più che si inserisce nel contesto turistico culturale importante».

Il primo ristorante galleria d’arte in Calabria

«È una scommessa tra che sembra essere vincente quella che abbiamo fatto circa due anni fa ormai – aggiunge Marcianò – con chef Cogliandro, di votare una parte di ristorante a galleria d’arte. Sicuramente non abbiamo fatto nulla che non era stato fatto nel corso degli anni, ma siamo il primo ristorante galleria d’arte in Calabria.

Quest’esposizione ha suscitato molta curiosità per il tema, per il tipo di ricerca che ha portato Andrea Valere a uscire fuori un po’ dai suoi sistemi usuali. È un pittore di carriera che sta sperimentando altre visioni. Ha suscitato curiosità, interesse, ha provocato delle reazioni interessanti particolari per un grande successo di pubblico. Continueremo su questa strada e stiamo già lavorato alle novità per il prossimo anno».

Arte degli eccessi

«Dalle mie opere viene fuori la realtà – afferma l’artista – sono un pittore realista, sono cresciuto con realismo, neorealismo e continuerò penso, perché a me le cose astratte, le cose che ognuno può interpretare in modo proprio non mi interessano. Dipingo squarci di realtà cruda e nuda. Soprattutto quando si fa questo questo tipo di pittura, oltre alla solarità Mediterranea, ma c’è soprattutto un nuovo concetto di pittura. Una serie di quadri che vogliono dare anima a un concetto, dare visibilità a un concetto dell’eccesso, dell’esagerazione che c’è in questo momento l’essere immersi sui social, la ricerca continua della libertà assoluta delle donne soprattutto».

La traccia stilistica le pittore si fa dura nei contenuti, ma morbida nelle forme delle donne obese. Immagini per le quali, confessa, è stato anche bacchettato. Ma il punto non è, come spiega bene, dipingere la magrezza o l’obesità, ma raccontare nelle non forme o nelle forme esagerate, l’eccesso.

«La metafora – chiude – mi serve per dipingere in modo figurativo quello che vuol dire l’esagerazione di questi tempi».

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