mercoledì,Maggio 8 2024

Reggio, Fabio Mollo presenta “Nata per te”: «Una storia vera che il cinema doveva raccontare» – VIDEO

Un film commuovente, immerso nella vita di chi per amore, e solo per amore, affronta pregiudizi e ostacoli e li supera. Accolto dall'abbraccio della sua città di origine, il regista ha voluto incontrare il pubblico dopo la proiezione

Reggio, Fabio Mollo presenta “Nata per te”: «Una storia vera che il cinema doveva raccontare» – VIDEO

«Tenevo particolarmente a presentare anche qui dove sono nato il film “Nata per te”. A questa città, al Gebbione, quartiere dove sono nato e cresciuto e il cui nome ho voluto tatuarmi sul piede, resterò sempre profondamente legato. Qui sono davvero a casa e sono emozionato di essere con voi, specie in questo frangente in cui festeggio anche i miei dieci anni di carriera iniziati. Con “Il Sud è niente” interamente girato qui. Grazie per il vostro calore e il vostro affetto». È stato proprio il pubblico delle grandi occasioni quello che ieri sera ha abbracciato il regista Fabio Mollo al cinema La Nuova Pergola di Reggio Calabria, in occasione della proiezione del suo quarto lungometraggio “Nata per te”.

Una produzione Cattleya e Bartleby Film, in collaborazione con Vision Distribution, Ministero della Cultura e Sky con il contributo di regione Campania e film Commission Regione Campania. Il film è tratto dal libro omonimo di Luca Mercadante e Luca Trapanese (Einaudi). Il quarto lungometraggio per Fabio Mollo che si è detto ansioso di tornare a Reggio per la proiezione del documentario Semidei, ispirato ai Bronzi di Riace, di cui ha curato la regia con Alessandra Cataleta.

Prodotto da Carlo Degli Esposti e Nicola Serra per Palomar Mediawan e realizzato con il sostegno della Regione Calabria – dipartimento Istruzione, Formazione e Pari Opportunità e fondazione Calabria Film Commission, in occasione delle celebrazioni dedicate al 50° anniversario del ritrovamento dei Bronzi di Riace. Semidei è stata presentato in anteprima lo scorso settembre in occasione della 20^ edizione delle Giornate degli Autori nella sezione “Notti di Edipo” a Venezia.

La vita di Luca e Alba


Potente, emozionante e necessario, il film “Nata per te” è una storia di vita e di lotta per i diritti, una storia di amore e di speranza.
«Il film è dedicato a mia sorella Maria, alla quale mi unisce un legame profondo. È arrivata nella nostra vita per insegnare a me e a noi tutti la bellezza di una famiglia adottiva. Come i miei genitori, tanti altri hanno compiuto e compiono questa scelta di amore che genera solo altro amore. Il film nasce, infatti, dalla storia vera di Luca e Alba, il primo caso di adozione in Italia da parte di un single di una neonata. Luca Trapanese – ha raccontato il regista Fabio Mollo – adotta Alba sei anni fa e dopo qualche anno scrive un libro intitolato appunto “Nata per te” con Luca Mercadante.

Da quel libro abbiamo tratto la sceneggiatura del film ma non solo. Luca e Alba mi hanno aperto le porte della loro casa a Napoli. Con gli sceneggiatori c’è stata la frequentazione dell’associazione “A ruota Libera onlus”, fondata da Luca, e delle altre comunità per disabili che ha creato a Napoli e nella sua provincia. Una frequentazione che mi ha consentito di entrare ancora di più dentro questa storia che sono stato sempre convinto dovesse essere raccontata anche dal cinema. Una storia che in molte scene, grazie allo straordinario cast e alla piccola Alba, in realtà interpretata da tre neonate che si sono alternate sul set, si è raccontata da sola.


Abbiamo dunque tratto ispirazione dalla vita quotidiana di Luca e Alba per questo credo che questo film sia vero e autentico e parli a tutti. Tutto nasce dalla chiamata alla paternità che sente Luca. Dal suo gesto forte, e al contempo semplice, che compie da uomo che vuole essere padre. Dalla nascita di una bambina, rimasta sola al mondo e alla ricerca di amore. Dunque un incontro che non dovrebbe affrontare ostacoli ma che invece se li ritrova davanti», ancora spiegato ancora il regista Fabio Mollo.

Il cast

Con Pierluigi Gigante, che interpreta Luca, le straordinarie Teresa Saponangelo (avvocata), Barbora Bobulova (giudice del tribunale dei Minori di Napoli), Alessandro Piavani (Lorenzo), Antonia Truppo (infermiera), Iaia Forte (mamma di Luca), Giuseppe Pirozzi (Rocco).

La presentazione del film a Reggio


L’appuntamento, promosso da ArciGay e Agedo Reggio Calabria e dalla proloco di Cardeto, presente anche il sindaco metropolitano ff Carmelo Versace, è stato fortemente voluto dal regista che nella sua città natale ha desiderato concludere il tour di presentazioni.


«Grazie al cinema e alla cultura riusciremo ad affermare diritti che ancora oggi non sono pienamente riconosciuti, nonostante siamo nel 2023. La famiglia tradizionale, che sovente si richiama, può essere solo quella in cui c’è amore. Noi ti chiediamo scusa per non averti abbastanza accompagnato durante il tuo percorso professionale e ti ringraziamo di portare così alto la città di Reggio Calabria». Così il sindaco metropolitano ff di Reggio Calabria, Carmelo Versace.


«Ringraziamo Fabio per il contributo essenziale che il suo film offre alla crescita della nostra società. Come proloco ci occupiamo da tempo di promuovere il nostro territorio. Anche se generalmente le nostre iniziative sono di genere diverso, abbiamo voluto esserci anche in questa occasione per discutere di temi così importanti». Così il presidente della proloco di Cardeto, Santo Morabito.


«Abbiamo anche noi, con Fabio, voluto fortemente che questa presentazione, nonostante le difficoltà e l’organizzazione in tempi veloci, avesse luogo a Reggio Calabria. Fabio Mollo ha descritto in questo film tutto quello per cui noi siamo impegnati quotidianamente sui territori. Come ho scritto a Fabio subito dopo averlo visto la prima volta, “Nata per te” è un manifesto dei diritti civili e della libertà di essere». Lo ha evidenziato Mirella Giuffrè, presidente Agedo Reggio Calabria.


«Siamo impegnati sul territorio con il centro antidiscriminazione per accogliere e accompagnare chi affronta il lungo un percorso, spesso difficile e ostacolato, di affermazione dei propri diritti. La comunità deve prendersi carico di queste discriminazioni e dare un contributo per superarle e così garantire a tutti benessere e libertà. Ne sono convinta per questo da etero sono attivista arcigay, perché anche se non le vivo sulla mia pelle, mi riguardano in quanto cittadina». Lo ha sottolineato Francesca Panuccio di Arcigay Reggio Calabria.

Una sfida universale


È Luca Trapanese, uomo del Sud, single, gay, che ha dedicato alle persone disabili e al prossimo la sua vita, interpretato da Pierluigi Gigante, con la sua dolce tenacia e l’amore, a sfidare i pregiudizi. La sua storia è speranza non solo per chi sia omosessuale e senta di essere padre e per chi da anni attenda di adottare, ma anche per le famiglie, intese come culla di amore perché null’altro occorre per fondarle, dunque alle famiglie auspicabilmente future di tutto il nostro Paese.


«Volevo fare un film sociale, sui diritti ha proseguito il regista Fabio Mollo ma non un film arrabbiato. Un film che proponesse e tracciasse strade lungo le quali incontrarsi e, nella diversità, scoprire bellezza, forza e amore, come ci insegnano Luca e Alba. Non ci sono nemici da abbattere, nessun Gargamella da sconfiggere, ma una sfida da affrontare.

Alba è nata per Luca e Luca per Alba e dunque questa storia ha il potenziale di fare incontrare e riconoscere storie e persone, anche con professioni religiose diverse, orientamenti politici e sessuali diversi, uomini e donne, famiglie etero e omosessuali. Nulla davvero ci divide che non possa diventare ricchezza reciproca», ha sottolineato ancora Fabio Mollo.

Le leggi e la società


In questo film palpita l’umanità il cui affetto non si misura né si limita a requisiti e regole che invece le leggi hanno necessità di stabilire. Risuonano il grande desiderio di paternità di Luca e il profondo dissidio di una giudice che, chiamata a rispondere a ciò che la società civile chiede, abbraccia la sfida che i tempi ormai impongono. Così si innescano i cambiamenti.

C’è tutta la voglia di lanciare il cuore al di là di ogni ostacolo. Lanciarsi, come avrebbero voluto fare Luca e il suo primo amore, perduto tragicamente in adolescenza, accanto al quale, nella vita come nel film, Luca promise che avrebbero raggiunto Marte. Metaforicamente il pianeta diventa il percorso necessario per affermare la libertà di essere di tutte e tutti sotto lo stesso cielo di questa Terra.


Leggerezza e profondità convivono in questo film intrecciato alle parole di Lucio Battisti e del suo Canto Libero per “un mondo che prigioniero è…”. Un film pronto a emozionare, a interrogare e a gettare luce su discriminazioni e contraddizioni ancora da superare e rispetto alle quali le nostre leggi non sono affatto esenti. Leggi che ammettono eccezioni nel caso di bimbi “problematici”. Leggi che rischiano, nel tentativo strenuo di tutelare il minore, di negare allo stesso il diritto per riconoscere il quale essa vige.

La testimonianza


«Fabio ha raccontato una storia vera, una grande storia d’amore con la massima lucidità. È riuscito a rappresentare veramente quello che è il desiderio di tutti noi aspiranti genitori adottivi. Ci siamo rivisti – racconta Letizia Megale accanto a suo marito Santo Morabito – in alcune scene del film. Da tantissimi anni io e mio marito siamo in lista, se così possiamo definirla, per avere un bambino in adozione. Ancora aspettiamo, vivendo un senso di frustrazione, solitudine e scoraggiamento.

La legge in materia è datata 1983, ormai anacronistica e obsoleta, e purtroppo non garantisce diritti di tutti. In una scena del film, Luca urla: “Se queste regole fossero sbagliate”. Lo sono e lo sono per tutti, Spero che il film “Nata per te” sia veramente la chiave che possa aprire i cuori e le menti di chi è preposto a giudicare, a sentenziare riguardo un affido o un’adozione», ha concluso Letizia Megale, aspirante mamma adottiva.

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