Trasporto sullo Stretto, Reggio e Messina scendano in campo in favore dei residenti
La riflessione di Domenico Genovese: «Abbassare ulteriormente il prezzo del biglietto, integrando la differenza con i fondi in arrivo»

Di Domenico Genovese – Nei giorni scorsi la compagnia Caronte&Tourist ha illustrato in una conferenza stampa il suo piano fidelity. Si parla di una riduzione di circa il dieci per cento sulle tariffe ordinarie di traghettamento sullo Stretto. Da circa quaranta euro per un biglietto andata e ritorno, arriveremmo a circa trentasei euro. Se così fosse cosa cambierebbe?
Chiedo: perché I comuni di Reggio e Messina, agganciandosi a questo progetto della Compagnia non aggiungono una loro iniziativa a favore dei residenti? Per esempio: abbassare ulteriormente il prezzo del biglietto, integrando la differenza con i fondi in arrivo. Ad esempio venti euro. Se non sempre, per ora almeno a fine settimana. Entrambe le Città Metropolitane ne trarrebbero vantaggio. I Messinesi si riverserebbero su Reggio, sul suo Lungomare, sulla sua montagna, sui suoi litorali: con un vantaggioso ritorno economico per il suo turismo locale. Lo stesso farebbero i reggini rispetto alla provincia di Messina ed alle sue bellezze. Taormina in testa. Sarebbe un virtuoso esempio di conurbazione reale. Servirebbe ulteriormente a far integrare due popoli da sempre vicini per usi, costumi, tradizioni, storia, cultura. E possibili prospettive di crescita futura.