domenica,Aprile 28 2024

Rifiuti a Taurianova, Triglia (Fiadel): «Avr vuole cedere l’appalto a una società locale»

Il segretario provinciale lancia l'allarme e precisa: «I sindacati devono essere avvisati»

Rifiuti a Taurianova, Triglia (Fiadel): «Avr vuole cedere l’appalto a una società locale»

«“Avr e domani” recita il logo aziendale, della società romana che da quasi nove anni opera sul comune di Taurianova per la gestione del servizio raccolta rifiuti. La scritta “domani” è eloquente di ogni qual volta i dipendenti aspettano lo stipendio, di domani in domani questo odioso andazzo sembra una normalità che stride contro ogni buona norma di buon senso e soprattutto contro ogni normativa, visto che gli operai si vedono retribuire lo stipendio con una cadenza a discrezione della società». È quanto denuncia il segretario provinciale Fiadel Giuseppe Triglia.

«Da anni – continua – i lavoratori aspettano di essere inquadrati con un Ccnl di settore che dia il giusto riconoscimento professionale ed economico, come previsto negli ultimi due bandi di gara emanati dal comune di Taurianova. Di contro l’azienda ha applicato altre tipologie di contratto che non consente a tutta quella platea di lavoratori di avere una retribuzione dignitosa. La Fiadel da tempo si sta battendo per ripristinare le giuste condizioni economiche, insistendo nell’individuazione del contratto di settore, ma nonostante diffide, innumerevoli trattative e incontri sindacali, oltre a buoni propositi non si è andati, anzi a oggi si sono prospettate solo false speranze.

Inoltre, l’azienda Avr sottotraccia (ma non troppo), sta preparando una fuori uscita anticipata dal cantiere di Taurianova, con una cessione di ramo d’azienda in quanto la stessa si trova in ristrutturazione, pochi mesi prima della naturale scadenza del contratto d’appalto (aprile 2023) tenendo all’oscuro alcuni attori importanti a tale passaggio, voce che da mesi gira e rigira incessante più o meno nascosta come il segreto di Pulcinella. È doveroso comunicare – sottolinea Triglia – giusto per chiarezza, che da tempo la parte tecnica del comune di Taurianova, sta procedendo con la stesura del nuovo bando di gara e ufficiosamente i tecnici si stanno interfacciando con il sindacato, che rappresenta la totalità dei dipendenti, al fine di predisporre la clausola di salvaguardia, come indica la normativa vigente, le linee giuda Anac, il tutto sancito dall’art. 6 del CCNL UTILITALIA/ASSOAMBIENTE.

Incontri, che a breve saranno ufficiali e andranno a sancire e suggellare il diritto dei lavoratori al passaggio senza soluzione di continuità e l’applicazione del CCNL di settore UTILITALIA/ASSOAMBIENTE e il giusto inquadramento del personale. Si sa, ma nessuno lo dice, la società Avr è in trattativa con una società locale per cedere l’appalto ma ovviamente chiunque sembra cadere dalle nuvole quando si chiedono lumi. A dire il vero c’è qualcuno all’oscuro di tutto, i lavoratori e forse chi li rappresenta. Oggi se qualcuno ha pensato di voler o poter estromettere da tale negoziazione, ammesso e non concesso che tale procedura sia realizzabile a norma di legge, chi da tempo rappresenta i lavoratori e tutela i loro diritti, aimè si trova anni luce lontano dal poterlo fare.

Molte procedure, come quest’ultima messa in atto da Avr ma non ancora avviata ha un obbligo, quello di una procedura sindacale, nel caso di specie la cessione di un’azienda che occupi più di 15 lavoratori, l’art. 47 Legge 428/1990 prescrive che il cedente ed il cessionario ne debbano dare comunicazione, almeno 25 giorni prima, alle rappresentanze sindacali aziendali ed alle rispettive organizzazioni di categoria. In mancanza delle Rsa, l’informazione è dovuta alle organizzazioni sindacali di categoria aderenti alle confederazioni maggiormente rappresentative sul piano nazionale. Più precisamente, l’informazione deve riguardare: i motivi del trasferimento; le sue conseguenze giuridiche, economiche e sociali per i lavoratori; le eventuali misure previste nei confronti di questi ultimi.

I sindacati che hanno ricevuto la comunicazione possono, nei sette giorni successivi, richiedere un esame congiunto, che deve iniziare entro sette giorni dalla richiesta. La procedura di informazione – consultazione sindacale è comunque esaurita qualora, entro dieci giorni dall’inizio dell’esame congiunto, le parti non raggiungano alcun accordo. L’art. 47 cit. prevede esplicitamente che il mancato rispetto, da parte del datore di lavoro, dell’obbligo di esame congiunto costituisce condotta antisindacale. Pertanto – conclude il segretario provinciale Fiadel – ribadisce che se qualcuno oggi abbia pensato o sta pensando di estromettere da tali trattative il sindacato, sta facendo un grosso buco nell’acqua e siamo pronti ad avviare ogni strumento in nostro possesso al fine di rendere edotti i lavoratori, tutelari nei lori diritti, non calpestare la loro dignità e soprattutto che oggi il sindacato è vivo e sta dalla parte dei lavoratori e del lavoro».

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