Aeroporto di Reggio, le nuove promesse di Occhiuto: «Ci saranno molte risorse per incentivare le compagnie»

«Un grande piano per attrarre compagnie aeree in Calabria. Nei prossimi giorni pubblicheremo una manifestazione di interesse. Intendo investire molte risorse sugli scali calabresi. L’aeroporto di Reggio avrà un’importante quota di queste risorse. Esso può essere capace anche di attrarre l’utenza della Sicilia Orientale».

Ecco le nuove promesse del presidente della Regione, Roberto Occhiuto. Ieri durante la sua diretta su Instagram si è soffermato anche sull’aeroporto di Reggio Calabria. Lo ha fatto dopo una premessa. Si è soffermato sulla società di gestione aeroportuale Sacal, in mano ai privati e a rischio di revoca di concessione da parte di Enac, e sull’offerta di voli ridotti all’osso al Tito Minniti al momento del suo insediamento.

Adesso la Sacal è di nuovo pubblica e ci sono voli stabili sono per Roma e per Milano. Il punto è che tale scenario, per quanto migliorato, resta insufficiente ed adesso è anche in stallo da oltre un anno. Lo stesso tempo durante il quale si sono susseguiti gli annunci di nuovi voli mai attivati.

Per non parlare del capitolo limitazioni, rimossi senza che sia venuto meno l’obbligo di addestramento dei piloti per atterrare a Reggio. Ma questa sembra quasi un’altra storia.

Intanto si registra una dilatazione dei tempi incomprensibile, specie alla luce dell’ambizione, anche ieri rilanciata dal presidente Occhiuto, di rendere la Calabria meta turistica del Paese e di valorizzare lo scalo aeroportuale reggino nel contesto dell’area dello Stretto. Un’ambizione che ha visto un’altra estate scivolare via come se nulla fosse.

Una nuova attesa

Dopo i tre bandi Enac per le tre nuove tratte (Bologna, Torino e Venezia) andati deserti; dopo il silenzio e lo studio di soluzioni durato oltre quattro mesi, da oggi è di nuovo attesa. L’attesa di questo nuovo avviso con uno scalo in stallo. Le risorse economiche, tante ma non quantificate, dovrebbero essere superiori a quelle stanziate per i bandi infruttuosi – 13 milioni di euro più tre milioni non spesi – visto il criterio accennato dal presidente Occhiuto del tot per passeggero.

«Se trasportassero fino a 6 milioni di passeggeri, le compagnie potrebbero ricevere anche 100-120 milioni di euro. Noi abbiamo tante risorse dell’Unione Europea che negli anni passati, non essendo spese, tornavano indietro. Perché non spenderle invece per fare della Calabria una tra le principali mete turistiche del Paese. Io credo molto nello sviluppo e l’aeroporto di Reggio e anche in quello di Crotone, specie fin quando nella città pitagorica non ci saranno collegamenti su strada o su ferro e civile. Su questo stiamo lavorando», ha ribadito il presidente della regione, Roberto Occhiuto, concludendo la parentesi sugli scali aeroportuali.

Attendiamo a giorni questa manifestazione di interesse, con l’auspicio che almeno per Natale la città di Reggio, con il suo Tito Minniti, possa volare più in alto.

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