lunedì,Maggio 20 2024

Reggio Calabria, indice dei prezzi al consumo di gennaio a +0,5% su base annua e congiunturale

Sensibile aumento rispetto al gennaio 2023 per prodotti alimentari e bevande analcoliche (+5,3%)

Reggio Calabria, indice dei prezzi al consumo di gennaio a +0,5% su base annua e congiunturale

Nel mese di gennaio l’Indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività nazionale (Nic) della città di Reggio Calabria, registra una variazione rispetto allo stesso mese dell’anno precedente pari a +0,5%. La variazione congiunturale, ossia rispetto al mese precedente, è pari anch’esso al +0,5%. È quanto comunica il servizio statistica del Settore risorse umane e servizi demografici del Comune di Reggio Calabria. 

A livello congiunturale, le divisioni di spesa con significative variazioni sono:
In aumento – Comunicazioni (+0,1%); Mobili, articoli e servizi per la casa (+0,2%); Altri beni e servizi (0,3%); Prodotti alimentari e bevande analcoliche (+1,1%); Bevande alcoliche e tabacchi (+1,2%); Abitazione, acqua, elettricità e combustibili (+2,7%).
In diminuzione – Servizi ricettivi e di ristorazione (-0,6%); Trasporti (-0,3%).
Rimangono invariate le divisioni: Abbigliamento e calzature; Servizi sanitari e spese per la salute; Ricreazione, spettacoli e cultura; Istruzione. 

Su base annua, le divisioni di spesa con significative variazioni sono:
In aumento – Prodotti alimentari e bevande analcoliche (+5,3%); Servizi ricettivi e ristorazione (+3,8%); Abbigliamento e calzature (+3,5%); Bevande alcoliche e tabacchi (+3%); Altri beni e servizi (+1,9%); Ricreazione, spettacoli e cultura (+1,1%); mobili articoli e servizi per la casa (+1%); Istruzione (+0,9%); servizi sanitari e spese per la salute (+0,8%).
In diminuzione – Trasporti (- 0,3%); Comunicazioni (-.1,1%); Abitazione, acqua, elettricità e combustibili (-15,8%);
Invariate – nessuna.

Gli indici dei prezzi al consumo del mese di gennaio 2024 sono stati elaborati nel contesto di una progressiva riduzione della gravità dell’emergenza sanitaria dovuta al diffondersi del Covid-19 in Italia e di riapertura di buona parte delle attività commerciali di offerta di beni e servizi di consumo. Pur rimanendo sopra la norma, il numero di mancate rilevazioni è quindi diminuito.

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