Reggio, ecco il bando regionale “Ricerca e sviluppo” che unisce la conoscenza imprenditoriale e il sapere scientifico – VIDEO
Finanziato dalla Regione con il budget iniziale di 20 milioni di euro, nell’ambito del programma Fesr-Fse 2021-2027, esso propone misure per favorire innovazione e competitività
«Venti milioni di euro per iniziare ma siamo disponibili a rimpinguare il fondo con altrettante risorse e anche oltre. Dipenderà dall’interesse manifestato dalle imprese calabresi il budget che andremo ad integrare. Il nostro impegno è massimo e volto a stimolare ricerca, innovazione, competitività, sviluppo e occupazione nell’ottica di creare opportunità lavorative per i nostri giovani». Così la vicepresidente della regione Calabria, Giuseppina Princi, a Reggio per presentare, presso la sede di Confindustria, l’avviso regionale “Ricerca e sviluppo”, finanziato nell’ambito del programma Fesr-Fse 2021-2027 per favorire la transizione digitale.
Il budget crescerà con interesse delle imprese
«In presenza di una grande impresa nel raggruppamento il totale del finanziamento può arrivare a superare i 4 milioni di euro. Dunque si tratta di risorse ingenti per imprese sempre più moderne competitive. Ossigeno economico e richiamo per i giovani che negli anni abbiamo perso». Così ha proseguito la vicepresidente regionale Princi.
Nel caso di micro e piccole e medie imprese l’importo ammissibile non potrà superare i 250 mila euro, per le grandi imprese arriva a un massimo di 3,5 milioni di euro. In caso di collaborazioni con al massimo 4 soggetti (piccoli o medi) il costo finanziabile non può superare 1 milione di euro.
Il 40% della dote finanziaria di 20 milioni di euro, già garantita dal Fondo europeo di sviluppo regionale e integrabile con altre fonti aggiuntive, è destinato a raggruppamenti di imprese con almeno una grande impresa, mentre il 60% è riservato a raggruppamenti che non comprendono una grande impresa.
La presentazione
Il bando è stato presentato in occasione di un incontro introdotto dal presidente di Confindustria Reggio, Domenico Vecchio. Con la vicepresidente con delega alla ricerca, Giuseppina Princi, presenti il presidente di Unindustria Calabria Aldo Ferrara e il rettore dell’Università Mediterranea Giuseppe Zimbalatti.
«Il processo di innovazione è indispensabile per imprese anche in Calabria al passo con i tempi. Confidiamo molto nella partecipazione a questo bando e la significativa e attenta partecipazione all’incontro di oggi certamente attesta un grande interesse». Così il presidente di Confindustria Reggio, Domenico Vecchio.
Osmosi tra Imprese e Enti pubblici di ricerca
«Si tratta di uno dei più importanti bandi che siamo riusciti a promuovere. Il bando è aperto alle micro, piccole, medie e grandi imprese, in forma individuale sia associata, che attivino una collaborazione effettiva con una Università, con il Cnr, dunque con un Ente Pubblico di Ricerca. Questo è requisito essenziale. L’elemento peculiare di questo bando complesso è, infatti, la contaminazione tra il sapere accademico e quello imprenditoriale, con il coinvolgimento diretto delle università e dei centri di ricerca. Da una nostra analisi è emerso che le imprese che già in passato hanno messo in campo questo tipo di progettualità hanno avuto importanti ricadute in termini di crescita imprenditoriale rispetto a chi non lo ha fatto. Per questo lo stiamo rilanciando come metodo con misure a favore di chi non potrebbe permettersi di farlo senza supporto finanziario. Invito, dunque, le imprese calabrese a cogliere al meglio questa opportunità», così il presidente regionale Unindustria Calabria, Aldo Ferrara.
Il bando è frutto della co-progettazione tra Regione e Unindustria. Le domande potranno essere presentate a partire dalle ore 10 del giorno 15 aprile 2024 e fino alle ore 16 del giorno 15 maggio 2024.
«La prospettiva di questo bando è davvero molto stimolante. Spesso gli esiti più fruttuosi della nostra ricerca discende da virtuose sinergie con le imprese del territorio. Dunque speriamo di essere sollecitati per consolidare e rafforzare le collaborazioni con il mondo imprenditoriale e per condividere sul territorio gli esiti delle ricerche». Così il rettore dell’università Mediterranea, Giuseppe Zimbalatti.
Le spese ammissibili
La presentazione dell’avviso è stata anche occasione per alcuni chiarimenti tecnici resi dal dirigente di settore Istruzione, Formazione e Pari Opportunità della Regione, Menotti Lucchetta, e dal funzionario Pietro Alfarone. In rappresentanza di FinCalabra, soggetto gestore della piattaforma informatica, è intervenuto anche Luca Mungo.
«Le spese ammesse riguardano il personale, i costi relativi a strumentazione e attrezzature, la ricerca contrattuale, i brevetti acquisiti o ottenuti in licenza, altri costi di esercizio e spese generali, sempre correlate con gli ambiti di ricerca industriale e di sviluppo sperimentale. Le imprese sostengono almeno il 60% delle spese ammissibili. Si va da un minimo di due a un massimo di quattro attori raggruppati. Con una grande impresa deve esserci anche una piccola. Anche quando si è in due, uno deve essere sempre un Ente pubblico di Ricerca. Se c’è disponibilità a ospitare due o più studenti in stage, questo è anche criterio di premialità». Queste alcune delucidazioni tecniche fornite dal dirigente di settore Istruzione, Formazione e Pari Opportunità della Regione, Menotti Lucchetta.
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