Beni confiscati alla ‘ndrangheta passano al Comune di Platì
Si tratta di un’unità immobiliare abitativa posta su due livelli, e ubicata in prossimità dellacentrale Via Roma di Platì, e di un terreno agricolo
Nel corso della conferenza di servizi del 19 novembre scorso, convocata presso la Prefettura di Reggio Calabria dall’Agenzia Nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata (ANBSC), il Comune di Platì ha confermato la volontà di acquisire al patrimonio indisponibile dell’Ente due beni confiscati alla ‘ndrangheta, già manifestata dalla Commissione Straordinaria con delibera n. 130 del 5 novembre 2019.
Si tratta di un’unità immobiliare abitativa posta su due livelli, e ubicata in prossimità dellacentrale Via Roma di Platì, e di un terreno agricolo.
Una volta formalizzato il passaggio dei beni confiscati nella disponibilità del Comune di Platì,l’Ente potrà destinare gli stessi per le finalità previste dal Codice delle leggi antimafia (D. Lgs. 6 settembre 2011, n. 159) e, quindi, per scopi istituzionali o sociali o anche economiche, con vincolo di reimpiego dei proventi per finalità sociali.
La destinazione ed il reimpiego dei citati beni per gli scopi previsti dalla legge segna un passo importante per il ripristino della legalità anche per Platì, rappresentando un momento di riscatto perun’intera comunità che potrà, in tal modo, fruire di nuovi ed ulteriori spazi pubblici in luoghi dove un tempo si affermava la protervia della criminalità organizzata.
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