Graziano non ci sta: «Mai preso un euro di rimborsi»
L'ex consigliere regionale, oggi candidato con l'Udc, specifica i termini della sentenza della Corte dei Conti: «viene contestata una delibera dell'Ufficio di presidenza e non eventuali rimborsi percepiti illegittimamente»
di ric.trip.
Giuseppe Graziano interviene per precisare la propria posizione in relazione alla sentenza della Corte dei Conti che ha dichiarato illegittima una delibera dell’Ufficio di presidenza del Consiglio regionale di cui faceva parte.
«Tengo subito a evidenziare – dice Graziano – che mai ho preso un euro di rimborsi nei tre anni in cui sono stato consigliere regionale, quindi la vicenda di cui si occupa la Corte dei Conti non ha nulla a che fare con Rimborsopoli».
L’ex consigliere, oggi candidato nelle liste dell’Udc, racconta di aver approvato un atto amministrativo «per come era stato approntato dal dirigente regionale e che aveva l’obiettivo di estendere il trattamento riservato per alcuni gruppi consiliari a tutti gli altri. La Corte dei Conti dice che questa estensione non poteva farsi e che la delibera ha prodotto un danno erariale. Dovrei dunque pagare alla Regione la somma prevista e non restituirla perché non l’ho mai percepita. La delibera ci è stata presentata in Ufficio di presidenza appena qualche mese dopo la nostra elezione».
Graziano precisa che l’esecuzione della sentenza è sospesa dall’appello e che la condanna per i consiglieri coinvolti «è stata ridotta del 30% e in appello sarà ribaltata».
