venerdì,Aprile 26 2024

Comunali Reggio, arriva il niet di Cannizzaro su Minicuci

Dopo aver disertato l'interpartitica nella sede della Lega, il deputato azzurro sta facendo arrivare agli alleati un chiaro messaggio

Comunali Reggio, arriva il niet di Cannizzaro su Minicuci

Prosegue la guerra di posizione nel centrodestra reggino che prova a serrare i ranghi in vista delle comunali. Forte dei sondaggi favorevoli e del pessimo indice di gradimento di Giuseppe Falcomatà, per come riportato nel Governance Poll de Il Sole 24 Ore, ha avviato nella giornata di ieri il tavolo dell’interpartitica.

La riunione, attesa per lunghi mesi, si è svolta nella nuova sede di via Miraglia della Lega, inaugurata da Matteo Salvini appena qualche settimana fa. Ulteriore e definitivo segnale che il nome del prossimo candidato del centrodestra sarà scelto dal Carroccio, in ossequio agli accordi nazionali.

La riunione è stata in buona sostanza interlocutoria e ha coinvolto soltanto i partiti, lasciando fuori, almeno per il momento, le liste civiche. Più che di nomi si è discusso di programma, per come reso nota anche da un comunicato stampa diramato dai partecipanti subito dopo la conclusione dell’incontro. Gli elementi più rilevanti, però, attengono più alle presenze che alle decisioni. Per la prima volta da lunghi mesi non è stato presente ad un incontro tra i referenti dei partiti del centrodestra il commissario provinciale e deputato di Forza Italia  Francesco Cannizzaro. In sua vece si è presentato il delegato Lucio Dattola. Dopo aver dovuto inghiottire il rospo del candidato leghista, sarebbe stato troppo dover partecipare alla riunione nella sede del Carroccio.

Non solo. Il deputato azzurro nelle ore successive all’incontro ha fatto trapelare un messaggio chiaro agli alleati: ok al candidato della Lega ma no categorico al candidato fin qui in pole position e cioè Antonino Minicuci, segretario comunale a Genova e uomo vicinissimo alle posizioni di Matteo Salvini. Spodestato dal ruolo di padrone del tavolo Cannizzaro punta i piedi e vuol far valere il peso delle 4 liste che sarebbe in grado di garantire alla coalizione. Per cui pretende per sé una sorta di diritto di veto che sta facendo imbufalire Cristian Invernizzi e compagnia. Inevitabile che, anche in questo caso, la decisione venga assunta a Roma intorno alla metà del mese quando i big dei partiti di centrodestra si rivedranno per fare il punto sulle elezioni di settembre. Ma la partita in palio rischia di minare la tenuta dei rapporti interna alla coalizione con gli inevitabili strascichi a livello regionale.

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