domenica,Maggio 12 2024

Elezioni Reggio, l’osservatorio politico nazionale: «Salvini permetterà proposte reggine?»

La responsabile non ha dubbi: «E’ chiaro che l’ambiente reggino mal si concilia con una mentalità nordista quale quella di Salvini, cui spetta l’arduo compito di indicare il candidato Sindaco»

Elezioni Reggio, l’osservatorio politico nazionale: «Salvini permetterà proposte reggine?»

Riceviamo e pubblichiamo D.D. responsabile Osservatorio Politico Nazionale:

Reggio Calabria andrà al voto (se si conferma la data del 20-21 settembre) per il referendum ed il rinnovo del Consiglio comunale. Ma ancor prima che eleggere un Sindaco nella difficilissima città di Reggio, esso va investito della candidatura. E se proliferano e sale la febbre elettorale di figure a dir poco mediocri, dal punto di vista politico-amministrativo, che si autoproclamano alternativa a Falcomatà, il centro destra non ha ancora sciolto le riserve! E’ chiaro che l’ambiente reggino mal si concilia con una mentalità nordista quale quella di Salvini, cui spetta l’arduo compito di indicare il candidato Sindaco, sentito il Partito  reggino. Ma è proprio vero che Salvini dà facoltà al partito reggino ed i suoi esponenti di avanzare proposte  e/o suggerimenti, opinioni?

Sembrerebbe proprio no, stante le dichiarazioni del deputato leghista Furgiuele il quale, nel corso di conversazioni ed interviste, caldeggia da fuori territorio il nome dell’insospettabile (insospettato, lo si vedrà nei prossimi giorni) Antonino Minicuci  di Melito P.S. che amici e parenti, chiamano Nino. Sono proprio “amici ( vedi l’assessore Quartuccio, indagato per AVR, suo pupillo) e parenti che alitano su questa incoronazione .Ciò non avrebbe alcuna forza politica se dietro le quinte non ci fosse la regia di Cannizzaro (in accordo con Furgiuele), Raffa e probabilmente Catalfamo. Certo, Minicuci è il terzo triumviro di quella che fu la splendida stagione della Provincia di Reggio Calabria con Raffa Presidente ed il Minicuci segretario generale, Catalfamo assessore. Per continuare con la città metropolitana ,  organismo presente sulla carta  per favoritismi a 360° in termini di utilizzo di risorse, appalti, assunzioni di comodo, promozioni,  ma assolutamente assente come ordinamento politico da rendere la città di Reggio la città-stato , come nel sogno dei più acculturati.  E già, il comitato Reggio verrebbe cooptato con  il comitato metro-city, laddove destra e sinistra litigano sulle parole, per accordarsi nei fatti… illeciti!

Se anche Salvini porta con sé il marchio del secessionista, molti a questo punto avrebbero riposto in lui le speranze  per ricostruire questa città derubata, inquisita, arretrata. Bene il modello Genova ed il ponte sullo Stretto ma è solo una possibilità che i reggini vogliono dare al Capitano leghista, guai a tradire la loro fiducia con un candidato che tutto  potrebbe rappresentare, meno che la capacità politica essendo un burocrate e la verv di  novità e dinamismo essendo un pensionato, e diciamolo, nemmeno la trasparenza, in quanto un direttore generale non può non sapere, se firma atti che oggi sono oggetto di inchiesta. 

Grande sfida per Matteo Salvini che ha più chance di prendere il posto di Conte che conquistare, con questi presupposti, la città di Reggio i cui opinionisti e sondaggisti danno in questo caso nuovamente nelle mani  del pessimo Falcomatà, con un buon 56% contro Minicuci e 60% contro i conosciuti velleitari.Sarà così sprovveduto il Capo della Lega a non  utilizzare qualche risorsa della famigerata rosa di nomi(ammesso che esista), e se così fosse, dove è finito il meccanismo della politica laddove il capo ascolta la sua base reggina, ed ancora l’idea di un candidato che sappia coniugare politica  con  amministrazione/contabilità, scevro da incarichi istituzionali passati, vicini e lontani. Ce la farà il nostro eroe? Magari candidando qualche donna ( da donna consentitemi di tifare per le donne), purchè non sia la finta candida e pura come la Marcianò, la quale, è tanto presa dalla febbre elettorale da dimenticare di presentarsi con una condanna di 13 mesi per reato contro la stessa Amministrazione di cui vorrebbe indossare la fascia tricolore. Ore di fuoco e non costringete il Capitano, alla fine, a candidare  perdendo, il segretario del partito Franco Recupero il quale, nella migliore delle ipotesi, vincendo dovrà dichiarare il dissesto, per continuare a fare il notaio della lega, passando la palla ai commissari. Alla fine che importa: si tratta della città più a Sud dell’Italia!

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