sabato,Aprile 27 2024

Elezioni Reggio Calabria, il programma di Minicuci: circoscrizioni, pulizia, acqua e scuole

Il candidato del centrodestra pensa ad una città suddivisa in grandi centri e punta forte sul superamento dell'emergenza rifiuti e della crisi idrica. Sul bilancio: «Falcomatà dice bugie»

Elezioni Reggio Calabria, il programma di Minicuci: circoscrizioni, pulizia, acqua e scuole

Una città con circoscrizioni ogni 30mila abitanti, senza più spazzatura e con l’acqua che arriva a tutte le abitazioni; scuole manutenute correttamente. Sono questi alcuni dei punti più salienti del programma elettorale di Antonino Minicuci, il candidato sindaco del centrodestra che, questa mattina, accompagnato da tutti i leader locali dei partiti, ha dato appuntamento alla stampa nella sede del centrodestra. Un incontro organizzato tenendo conto delle norme anti Covid e che ha visto al fianco del candidato, la presenza – fra gli altri – del parlamentare Francesco Cannizzaro, coordinatore provinciale di Forza Italia che, in questa campagna elettorale – dopo un primo tentennamento – ha deciso di metterci la faccia direttamente. Presente anche il consigliere regionale Giacomo Crinò.

Il bilancio e le bugie di Falcomatà

Minicuci appare rinfrancato dalla presenza di tutti gli alleati. Abbandona la timidezza iniziale e, dopo aver ascoltato gli interventi, inizia a sciorinare i punti fondamentali del suo programma. Il primo riguarda ovviamente il bilancio del Comune. «Se entro settembre arriveranno i fondi annunciati io sarò il primo a ringraziare il governo, ma ho i miei dubbi e comunque il debito rimarrà. Noi per prima cosa chiederemo alla Regione di darci competenza e la Santelli ci ha già confermato che entro 4 mesi sarà fatto». Ed ancora: «Le somme sono entrate e nonostante tutto hanno portato il debito a una cifra esorbitante. Se Reggio fosse stata bella e piena di servizi, il debito sarebbe stato giustificato invece zero. Non c’è nulla. Dobbiamo tornare alla normalità e fare sì che il cittadino non sia più suddito e andare con il cappello in mano negli uffici per ottenere in autorizzazione».  Minicuci insiste su un concetto già ribadito più volte: «Dobbiamo sburocratizzare e io non ho bisogno di studiare io ho già studiato per 46 anni. So già cosa devo fare. E dove mettere le mani perché per sei anni sono stato in città metropolitana e ho recuperato 52 milioni di euro». Poi l’affondo con il sindaco uscente: «Sfido Falcomatà a smentire: nel 2015 il sindaco della città metropolitana ha rinunciato a una somma importante a favore di altre città tra cui Firenze dove c’era Renzi, un milione e seicento mila euro per sei anni. Ha impoverito la città il vero colonizzatore è stato Renzi. Il decreto ancora non c’è quindi come fanno a dire che entro il 10 arriveranno i soldi. Se è così facciano già il bilancio di previsione almeno la bozza. Ma non lo farà perché non è in grado di farlo. Racconta bugie».

Città divisa in circoscrizioni

Uno dei punti più interessanti illustrati da Minicuci è quello concernente la suddivisione della città in diverse circoscrizioni. Un ritorno al passato? Non proprio. «Nel nostro programma – spiega il candidato – sono previste le circoscrizioni ogni 30 mia abitanti. E ci sarà un municipio». Una Reggio “policentrica”, dunque, come spesso sostenuto da diverse parti politiche, ma un progetto che non ha mai trovato vera realizzazione. Minicuci intende ribadire anche come «sarò il sindaco di tutti e non sarò chiuso in una torre d’avorio e neppure i miei assessore rimarranno dentro il palazzo».

La nomina

Poi solo un accenno, un passaggio veloce su quello che è accaduto sino al momento della sua nomina: «Io sono un uomo di centrodestra. Sono stato nominato da chi aveva titolo per farlo». E il paragone immancabile con il calcio: «Sarò l’allenatore di una squadra. Farò le mie valutazioni sulla base delle competenze degli eletti».

Solo applausi dagli alleati presenti. Minicuci entra così nel vivo della sua campagna elettorale e lo fa mettendo in luce i primi punti importanti del programma. Ed è dal tavolo del centrodestra che inizia la sua vera corsa per la conquista di Palazzo San Giorgio.

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