domenica,Maggio 19 2024

Comune di Reggio: avanti tutto verso il ripristino delle circoscrizioni

Il delegato Malara: «Un rapporto di vicinanza con i cittadini da un lato e, dall’altro, una palestra per i giovani che si avvicinano alla politica»

Comune di Reggio: avanti tutto verso il ripristino delle circoscrizioni

Primo punto di contatto tra il cittadino e l’amministrazione, le circoscrizoni a Reggio Calabria prima di essere sacrificate erano ben 15.  Tra i 2007 al 2009 si passò ad un progetto per istituire sei Municipalità. Ma già dal programma elettorale l’amministrazione Falcomatà aveva pensato ad un ripristino delle circoscrizioni stesse.

Il primo passo è stato assegnare una delega ben specifica sul tema al consigliere Antonino Malara. Da poco la commissione decentramento ha il suo presidente, la consigliera Angela Martino. Un lavoro sinergico, iniziato in queste settimane. Si va verso questo “ritorno” alle circoscrizioni, vediamo in che termini.

«Sono già al lavoro: ritengo la mia una delega di prossimità che attiene al rapporto con le periferie e per me è importante, mi appassiona. Lo faccio non solo col senso del dovere È una richiesta quella del ripristino delle circoscrizioni che, durante la campagna elettorale, è venuta fortemente dai cittadini – chiarisce Malara –  soprattutto delle periferie. Questa amministrazione tende verso una città policentrica. E questo è un passaggio verso questo tipo di intendimento, di ricucitura del rapporto coi territori. È uno strumento politico che serve dal punto di vista amministrativo. Una politica vicina ai territori ed una palestra politica per i giovani che si avvicinano. Da un punto di vista romantico, il cittadino ricorda le circoscrizioni come una presenza da parte dell’amministrazione sui territori e noi vogliamo seguire questa strada».

Antonino Malara

Senza fondamento invece le critiche circa l’inutile dispendio di denaro che costituirebbero le circoscrizioni.  «La volontà è quella di istituirle gratuitamente: un ritorno alla forma più pura di impegno politico. Ma pur volendo non potremmo farlo a pagamento per il piano di riequilibrio. Mi sento di poter testimoniare la voglia dei giovani di impegnarsi in politica. Nella scorsa consiliatura io l’ho fatto da presidente della Commissione politiche giovanili, ed era un organismo gratuito. E tanti ragazzi hanno lavorato con me: ci siamo spesi per la città in maniera gratuita e soprattutto passionale».

L’altra preoccupazione sollevata è quella di una incompatibilità tra le circoscrizioni e il movimento dei vari comitati di territorio o di quartiere che sono nati ultimamente.

Malara precisa che «il ritorno alle circoscrizioni attiene ad un aspetto politico. Negli ultimi tempi è venuto a galla il civismo, con la nascita di Comitati territoriali o con le attività anche delle associazioni che noi stessi abbiamo contribuito a stimolare poichè nella scorsa legislatura, il regolamento sugli istituti di partecipazione ha dato, a mio avviso, il via alla partecipazione dei cittadini ed il rapporto dell’amministrazione con i singoli o con le associazioni.

A tal proposito il protagonismo delle consulte che, attraverso i propri presidenti partecipano alle commissioni consiliari. Attiene ad una forma di rapporto e di protagonismo che i cittadini hanno avviato da tempo e che segue un altro percorso che non confligge con quello delle circoscrizioni perchè è un percorso che si intraprende e si mantiene sempre con l’amministrazione comunale».

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