domenica,Aprile 28 2024

Beni confiscati, prosegue l’indagine della commissione vigilanza

Secondo la documentazione fornita dal settore Patrimonio edilizio: 48 beni con finalità di lucro, 27 per finalità sociali e 141 per finalità abitative

Beni confiscati, prosegue l’indagine della commissione vigilanza

Altra seduta della Commissione controllo e vigilanza dagli uffici del Cedir ieri mattina per il “Controllo della documentazione dei beni confiscati. La seduta si è svolta all’Assessorato al Patrimonio. Così ha voluto il presidente Massimo Ripepi da quando è scoppiata la querelle sulla gestione dei beni confiscati con l’ex delegata del sindaco, la consigliera Nancy Iachino.

Nonostante le polemiche ed i rinvii, ieri ad un importante primo passo si è arrivati: è stata fatta dagli uffici del settore e consegnata una prima valutazione dei beni che attualmente ha l’amministrazione ha ovvero 48 beni con finalità di lucro, 27 per finalità sociali e 141 per finalità abitative.

In particolare, come precisato dai funzionari comunali, i beni a scopo di lucro sono stati “ereditati” dal Comune, ossia si tratta di beni che erano già in affitto e le cui pratiche dall’agenzia sono transitate all’amministrazione. L’appunto che muove Ripepi è che non è possibile che in tale frangente non ci sia un controllo se non quello relativo alle morosità dei pagamenti dei canoni se esistenti.

Secondo il presidente della Commissione i fascicoli non comprendono documenti che dovrebbero esserci. Come spiega «Servono 13 documenti per l’assegnazione ed il monitoraggio dei beni». Una verifica che non ha convinto nemmeno la consigliera di “Impegno e identità” Filomena Iatì, una verifica che proseguirà il prossimo giovedì con la commissione in trasferta al Cedir.

Un appuntamento che al momento è servito sicuramente agli uffici a fare ordine. Ricordando che un conto è la gestione dell’ente, in cui ruolo fondamentale hanno gli uffici, e un altro conto è l’attività di programmazione a cui lavora l’amministrazione comunale.

Sicuramente come ricorda Iatì «Importante è il ruolo di vigilanza che continueremo ad esercitare». E non v’è dubbio che su un settore così delicato come quello dei beni confiscati il controllo debba essere costante e continuo.

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