martedì,Maggio 14 2024

La sfida di Fratelli d’Italia a Reggio Calabria, in attesa degli impresentabili dell’antimafia

Il partito di Giorgia Meloni vuole dimenticare le pagine nere di Nicolò e Creazzo. Neri, Calabrese e Marziale in “pole” per un posto in lista. Fra le donne, candidatura certa per Giovanna Cusumano

La sfida di Fratelli d’Italia a Reggio Calabria, in attesa degli impresentabili dell’antimafia

Sono ore di fibrillazione dentro tutti i partiti che si apprestano alla competizione elettorale regionale. Già questa sera, infatti, la commissione parlamentare antimafia presieduta da Nicola Morra potrebbe rendere note le prime importanti indicazioni in termini di impresentabili in lista. Sono diversi i candidati “in sospeso” che potrebbero ricevere un “neit” dalla commissione. A quanto pare sarebbero in quattro in Calabria. Certo, questo non significherebbe di sicuro una bocciatura automatica, ma metterebbe in seria crisi i partiti che dovessero decidere di procedere comunque ad una candidatura di un “impresentabile”.

Di certo c’è che in riva allo Stretto uno dei partiti che attende con maggiore attenzione l’esito della consultazione della commissione antimafia è Fratelli d’Italia. Non perché al proprio interno vi sia un alto numero di candidati “a rischio”. Anzi, a questo giro il partito di Giorgia Meloni sembra aver prestato particolare attenzione alla batteria di candidati da presentare ai nastri di partenza.

Tuttavia, quanto successo nella scorsa tornata elettorale non può che indurre ad una attenzione massima sulla composizione delle liste. Come si ricorderà, infatti, qualche mese prima delle elezioni regionali, finì in manette l’ex consigliere regionale Fdi, Alessandro Nicolò. Seppur sospeso subito dal partito, fu una notizia che scosse non poco Giorgia Meloni e il suo entourage, anche perché su Nicolò si era puntato in modo deciso dopo il suo passaggio in Fdi. Ma l’altro duro colpo fu certamente quello che si ebbe con l’arresto ai domiciliari del neo consigliere regionale Domenico Creazzo, fresco di passaggio dal centrosinistra. Neppure l’invio in Calabria di Edmondo Cirielli riuscì ad evitare il nuovo problema.

Un colpo devastante quello che arrivò con l’inchiesta “Eyphemos”, che condusse la stessa Meloni in prima persona ad ordinare una sorta di ritirata dalla Calabria per un discreto periodo di tempo. Quello necessario a riorganizzarsi. L’idea era quella di andare con i piedi di piombo prima di scegliere nuovi candidati da inserire nelle liste. La dolorosa dipartita di Jole Santelli non fece altro che velocizzare i tempi per quella transizione così voluta da Meloni&Co. Fino a giungere, quale ultimo episodio, all’autosospensione dal partito del consigliere comunale reggino Massimo Ripepi, per una brutta vicenda nella quale Ripepi venne citato, seppur in modo solo indiretto. Un groviglio di vicende che non ha fatto altro che mettere FdI al centro dell’attenzione politica anche in questa nuova partita elettorale.

I papabili candidati uomini

Ora, dunque, il partito di Meloni sembra pronto ad affrontare la sfida per le regionali 2021. In pole per una candidatura c’è Giuseppe Neri, ex appartenente al centrosinistra dell’era Oliverio e consigliere uscente FdI. Qualcuno in passato ha tentato di tirarlo in ballo, essendo il suo nome comparso nelle carte di un’inchiesta con dichiarazioni di terzi, ma, a dirla tutta, non vi è mai stato nulla di concreto che potesse far presagire un suo possibile coinvolgimento in inchieste antimafia. Un secondo nome è quello del sindaco di Locri, Giovanni Calabrese. Anche in questo caso, qualche chiacchiericcio per fatti che neppure lo vedono direttamente coinvolto, ma che non hanno scalfito minimamente la sua figura, forte anche di alcuni autorevoli endorserment istituzionali che non sono certo passati inosservati. Fra i papabili uomini vi sono anche l’ex senatore missino MonteleoneMarco Cascarano, noto politico di Cinquefrondi, ma anche Demetrio Marino, capogruppo FdI al Comune ed ex assessore della giunta Falcomatà (quindi con il centrosinistra).

Un altro nome forte, che di certo non avrà problemi con il vaglio dell’antimafia, è quello di Antonio Marziale, ex garante per l’infanzia della Regione Calabria che, sui social, ha praticamente annunciato indirettamente la sua candidatura. Lui pare sia sostenuto da una considerevole fetta di elettori che prima fu dell’ex governatore Scopelliti.

Donne, fra certezze e novità

Se vi è una certezza granitica nelle liste in rosa di Fratelli d’Italia, questa fa capo a Giovanna Cusumano. L’avvocato reggino, che già da diversi mesi sta interloquendo con il partito di Giorgia Meloni dopo una vita passata nel centrodestra, è ormai una candidata sicura. A dispetto dei rumors che nelle scorse ore l’avrebbero posta in ballottaggio con altre candidate, Cusumano appare oggi come uno dei pochi tasselli certi del partito meloniano. Di sicuro, nell’idea di Fdi, la scelta di Cusumano appare come un netto cambio di passo in tema di legalità. Per l’ex consigliera comunale e presidente Crpo, quindi, posto in lista assicurato, senza alcuna necessità di attendere responsi dell’antimafia.

Nel novero delle altre possibili candidature, vi è poi l’ex consigliera comunale Monica Falcomatà, fresca di nomina quale presidente Fidapa e che appare un passo avanti rispetto ad altre, così come la dottoressa Daniela Demetrio e Maria Idone, estetista professionista di Villa San Giovanni, ma con una lunga passione per la politica.

Sin qui, dunque, la situazione all’interno di Fratelli d’Italia. Partito più esposto, ma anche quello che nei sondaggi viene dato come il più forte in termini di bacino di voti. Ecco perché, al di là di quello che sarà il responso dell’antimafia oggi, Meloni ed i suoi collaboratori intendono porre un’attenzione ancora maggiore rispetto al recente passato. Ed alcune scelte sembrano andare proprio in tale direzione.

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