domenica,Maggio 19 2024

Comune su avviso ai creditori, Reggio Futura: «Nessuna trasparenza, è una truffa»

Il presidente Palmara: «In tanti non sanno dell’avviso e della scadenza che comporta la cancellazione automatica del credito vantato»

Comune su avviso ai creditori, Reggio Futura: «Nessuna trasparenza, è una truffa»

«Mancanza di trasparenza che per quanto riguarda l’amministrazione e difficoltà di comprensione della finanziaria. Difficoltà che si ripercuotono sui cittadini di Reggio». A sollevare l’allarme in conferenza stampa stamane, Reggio futura, con il presidente Italo Palmara e il suo vice Emanuele Genovese. La legge finanziaria n. 234 del 2021, consente alle 4 città metropolitane di Napoli, Palermo, Torino e Reggio Calabria, con un disavanzo pro capite superiore a 700 euro di godere, nell’arco di un ventennio, di una quota del contributo nazionale stanziato dal Governo.

Il Comune di Reggio Calabria ha avviato il procedimento di rilevazione dei debiti commerciali certi liquidi ed esigibili al 31 dicembre 2021 fino al 15 maggio. Un avviso pubblico che assegna ai creditori il termine di 60 giorni per la presentazione delle richieste di ammissione per il riconoscimento del credito che attraverso un’apposita transazione sarà pagato tra il 40 e l’80% della cifra riconosciuta. Il creditore che non partecipa alla transazione, e quindi all’ammissione per il riconoscimento del credito, perde il diritto allo stesso. Su questo profilo, l’assessore al bilancio Irene Calabrò (come vi avevamo raccontato) aveva chiesto delucidazioni al Ministero ed attende ancora una risposta.

«Una lieta novella, un beneficio per le casse del comune,sembrebbe – chiarisce Genovese – ma non è così perché si deve sottoscrivere un accordo con cui il Comune si impegna ad assicurare risorse proprie con, ad esempio, incremento addizionale Irpef, in deroga alle attuali tassazioni che qui vanno già ben oltre, insomma un’attenzione per coprire il sovvenzionamento che avviene attraverso aumento imposizioni fiscali.

Per Genovese: «Un’attività di questo genere, con termini perentori imposti al cittadino ed il rischio di perdere interamente il proprio credito, è una truffa. Non è previsto un termine perentorio per il Comune, ma la norma non pone conseguenze se il termine non viene rispettato. L’aspetto più singolare è che vengono inibite al creditore le misure esecutive, anche quelle già intraprese, senza indicare le procedure salvifiche».

Aggiunge poi Palmara: «L’amministrazione si è vantata di volere un rapporto coi cittadini, ma questa trasparenza non c’è. L’unica pubblicazione è stata fatta sull’albo pretorio. Il Comune di Napoli ad esempio, ha provveduto alla pubblicazione su Gazzetta ufficiale, su Burc e 2 quotidiani e affissioni sul territorio comunale. Operazioni fondamentali per chi non ha dimestichezza con internet. A Reggio tutto ciò non è avvenuto. In tanti non sanno dell’avviso e della scadenza che comporta la cancellazione automatica del credito vantato».

Il presidente di Reggio Futura specifica inoltre che: «Il Comune non è obbligato a intervenire, qualcuno lo interpreta così ma non è così. Per aderire va sottoscritto un accordo tra governo ed ente. Quando è avvenuto? Brunetti è andato a firmare?».

Una questione che oltretutto non è arrivata mai dalla commissione bilancio al consiglio comunale. Le risposte date dall’assessore Calabrò in commissione, qualche giorno fa, non erano state esaustive. Cosa ben diversa da quanto accaduto nelle altre città protagoniste.

A Palermo l’opposizione, targata Italia viva, ha portato il sindaco a non firmare. «Ed è lo stesso partito di fronte alla stessa procedura che a Reggio procede alla pubblicazione dell’avviso e intende aderire». Ancora a Torino invece il sindaco Lorusso si è scusato coi concittadini per le conseguenze nocive e dannose dell’avviso.

Alla conferenza erano presenti i consiglieri del centrodestra Federico Milia, Massimo Ripepi, Demetrio Marino, Giuseppe De Biasi che si faranno portatori delle istanze emerse con voce ancora più forte rispetto a quanto accaduto fino ad oggi.

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