sabato,Maggio 11 2024

Villa San Giovanni, Ciccone (Pd): «Voterò per Giusy Caminiti»

L’ex capogruppo comunale analizza la debacle dem in riva allo Stretto. E restituisce al mittente le accuse di aver remato contro e di aver utilizzato il partito per far carriera: «Io sono altra cosa»

Villa San Giovanni, Ciccone (Pd): «Voterò per Giusy Caminiti»

«Mi corre l’obbligo e sento il bisogno di chiarire alcune questioni, perché ci sono tante sedicenti bocche della verità e poi c’è la verità». L’impellenza di dare una propria versione sulle vicende politiche del Partito democratico di Villa San Giovanni è di Salvatore Ciccone, già capogruppo dem a Palazzo San Giovanni. E il punto di partenza il momento caldissimo vissuto all’interno del partito villese dopo la designazione di Filippo Bellantone quale candidato a sindaco poi ritiratosi:

«La decisione di autosospendermi dal Pd è stata assunta con rammarico, certo, una decisione sofferta che arriva dopo un percorso politico di tutto rispetto, non facile, ma sempre lineare e coerente con i principi di lealtà, correttezza, moralità e coerenza politica, che in questi anni mi hanno dato tante soddisfazioni. Parlo di un percorso non facile, perché lo scontro politico, anche duro, all’interno del circolo Pd Villese, in particolare negli ultimi tempi, era all’ordine del giorno, a causa di personalismi estremi e deleteri. Ed io ho lavorato affinché mai degenerasse nell’attacco gratuito e ingiustificato e per non giungere alla stigmatizzazione, alla ghettizzazione di chi si oppone, di chi resiste».

La «dolorosa autosospensione»

«Ho sperato, soprattutto dopo il chiarissimo comunicato del Segretario Antonio Morabito sull’impegno elettorale dei sinceri democratici, sempre e ovunque alternativi alle Destre, che potessero esserci a Villa ravvedimenti, assunzioni di responsabilità dirette da parte di chi ha dato e di chi ha ricevuto il mandato esplorativo per formare una lista competitiva, poi rimesso per fallimento manifesto, ma la realtà quotidiana della politica si compendia nel tentativo becero di “distruggere” l’antagonista o il vicino di “casa”».

Sono tanti e reiterati gli episodi che, fa notare Ciccone, lo hanno spinto a dire basta e a muoversi per la «dolorosa scelta di autosospendermi» dal circolo locale PD, pur rimanendone legato per i valori e la convinzione che «mi portarono ad essere tra i fondatori in Città del partito democratico. Se questo continua a essere il clima, se bugie si assommano a provocazioni, mi domando cosa potrà accadere il 13 giugno 2022, dopo la fase elettorale, e, in seguito, nel momento in cui si celebrerà il congresso di Circolo?  Probabilmente si centuplicherà il ricorso a malafede, insulto, ingiuria, diffamazione. E mi domando ancora: in prossimità delle elezioni del 12 giugno 2022, alla luce di ben 13 anni dalla vicenda che segnò la fine di una stagione di speranza per il centrosinistra a trazione Pd, e consegnò al centro destra un lungo periodo di governo monocolore della Città; come si fa a dire, oggi, solo oggi, e con estrema disinvoltura che quanto accaduto a Villa è una gigantesca questione politica, che và risolta?».

«Io non ci sto»

Ciccone ricorda la “sua” stagione amministrativa lunga ben 12 anni all’opposizione, «svolta con estrema correttezza, onestà e competenza», rispettando regole interne, mandato ricevuto dai cittadini e dal partito, «spesso in una solitudine istituzionale rispetto ai livelli regionali e nazionali del Partito Democratico», e si domanda se anche quella non sia una “gigantesca questione politica da risolvere”.

«E’ invece un vanto per i Democratici dello Stretto, è una eredità di lavoro e impegno per chi dirigerà domani il Circolo, sempre che si tratti, ben inteso, di sinceri democratici e non di paracadutati e nominati. Io mi ribello e reagisco di fronte all’ennesima posizione di ipocrisia, come se nulla fosse accaduto in questi anni e sia stato naturale che il centro destra governasse la città ininterrottamente (a parte i vari commissari) dal 2010 ad oggi 2022».

Cambiano i tempi ma, per Ciccone, gli attori «protagonisti di una lunga stagione “gattopardesca” si ripetono, si rigenerano si clonano, e si riproducono dalla stessa matrice ammalorata».

Rispedisce quindi al mittente le accuse di essere stato tra i “cospiratori” del disastro villese: «Noi, a differenza di altri, siamo stati orgogliosamente in campo, e qui intendo i  consiglieri comunali attuali, il coordinamento del Pd in carica, i volenterosi che ci hanno dato una mano anche per pagare affitto e luce e organizzare miriadi di attività (il Circolo Pd e’ il più attivo della Città Metropolitana), nell’assenza ipocrita e interessata di chi, senza titolo, e contro il Segretario Metropolitano, oggi, alza il dito indicando responsabilità che invece sono in capo totalmente a coloro, dietro le quinte, che hanno lavorato sempre per dividere, schifando i processi unitari e condivisi».

Ciccone poi, si dice sorpreso dall’invito venuto da un membro della direzione nazionale a “votare scheda bianca”, a disimpegnarsi, ad andare in vacanza, ad essere neutrali nella contrapposizione in atto tra la lista delle destre unite e la Lista Civica di ispirazione progressista e riformista. «Un appello al “non voto” che fa il gioco delle Destre, è evidente».

«Voterò Caminiti»

Anche rispetto all’accusa secondo la quale il partito è stato vissuto nel migliore dei casi come uno strumento per affermare la propria carriera, Ciccone ha da dire la sua: «è sufficiente scorrere il calendario del tempo, forse già dal 2006, certamente dal 2008 sino ad oggi, per selezionare quali individualità, quali risorse umane del partito siano stati beneficiari di “carriere” e facilitazioni, purchè fedeli, purché rispettosi e servizievoli della linea dettata dai capi. Io sono altra cosa, appartengo ad una famiglia che da sempre ha interpretato la politica e l’impegno partitico solo come servizio».

E per dare seguito a questo spirito di servizio per Villa, contro le assurdità delle “schede bianche democratiche” e delle ferie anticipate, Ciccone chiarisce: « io sono un iscritto Pd della Città metropolitana di Reggio Calabria, faccio mio l’appello del Segretario Morabito che chiede impegno elettorale contro le destre a trazione leghista e sovranista, voterò a Villa convintamente per la Lista Civica dei democratici, per Giusy Caminiti Sindaco».

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