martedì,Maggio 7 2024

Morte anziano, Bruni: «La Regioni vigili anche dopo il rilascio delle autorizzazioni»

L'intervento della leader dell'opposizione in Consiglio regionale a seguito di quanto accaduto alla Casa del Sole a Reggio Calabria

Morte anziano, Bruni: «La Regioni vigili anche dopo il rilascio delle autorizzazioni»

«Non esiste un’atrocità peggiore che fare del male a pazienti fragili. Ho speso la mia vita professionale nel tentare di migliorare le loro condizioni di vita e dei loro familiari, mi sono sempre battuta perché hanno bisogno del massimo aiuto da parte di tutti essendo indifesi e spesso impauriti. Ecco perché la vicenda di quanto accaduto nella struttura di Reggio Calabria, la Casa del Sole mi indigna e mi fa inorridire». Lo scrive in una nota Amalia Bruni, leader dell’opposizione in Consiglio Regionale.

«Senza cibo e acqua calda – prosegue – in condizioni disumane, maltrattati e, per di più, gli venivano somministrati dei fortissimi tranquillanti, per farli stare tranquilli e renderli ‘gestibili’. Non un luogo dove poter affidare i propri cari ma una sorta di lager dove i 15 degenti erano abbandonati a sé stessi, rinchiusi in pochi metri, senza che nessuno li aiutasse neppure per i loro bisogni corporali. Degli arresti e dell’inchiesta se ne occuperanno giustamente le Forze dell’Ordine e la magistratura e io spero che i responsabili riceveranno punizioni esemplari ma a me interessa trovare soluzioni perché episodi di questo tipo non debbano ripetersi più, non ci possiamo permettere di ritrovarci ancora con casi di questo tipo. Un conto è la disorganizzazione della Sanità calabrese, la mancanza di risorse umane e tutti gli altri problemi che ben conosciamo, un altro è l’accanimento e soprattutto lo sfruttamento economico contro i fragili, i deboli, i pazienti più esposti. Molti di questi non hanno familiari o parenti che possano vigilare sul loro stato di salute e benessere. E, allora, occorrono controlli serrati, sia al momento del rilascio delle autorizzazioni, sia dopo, con verifiche e ispezioni a sorpresa e anzi, sulla base di quanto accaduto, la Regione deve verificare non solo se la documentazione è in regola ma anche tutti gli altri requisiti. In questo modo si potranno stanare le strutture che di fatto sono fantasma ma operano lo stesso pur non avendo alcun diritto, anche a tutela di quelle Rsa perfettamente legali e che rispettano pienamente la dignità della persona».

top