sabato,Maggio 4 2024

Villa San Giovanni, Morabito (Idv): «Vago e pubblicato in ritardo il verbale del primo Consiglio comunale»

Intervento critico di Italia dei Valori sulle deleghe al Presidente del Consiglio Comunale, ai Consiglieri Comunali ed anche ai non eletti in occasione della seduta di insediamento del civico Consesso

Villa San Giovanni, Morabito (Idv): «Vago e pubblicato in ritardo il verbale del primo Consiglio comunale»

«La stampa e la città presente alla seduta d’insediamento del Consiglio Comunale di Villa San Giovanni, hanno frainteso le dichiarazioni della sindaca in merito alle deleghe dalla stessa rilasciate al Presidente del Consiglio Comunale, ai Consiglieri Comunali ed anche ai non eletti e che ha portato ad un clima di ilarità in tutta la provincia». È quanto afferma Antonio Morabito, responsabile cittadino di Italia dei Valori.

«Questo quanto emerge dal verbale, solo oggi pubblicato e che leggendolo offre la sensazione di trovarsi di fronte ad un atto giudiziario pieno di omissis e dal quale sono state eliminate le prove documentali. Invece è il verbale del Consiglio Comunale d’insediamento, che avrebbe dovuto dare conto, pur succintamente, delle dichiarazioni, avvenimenti e procedure di una pubblica assemblea. Ma quel che viene fuori è una sorta di infanticidio della neonata presunta trasparenza, un aborto della lealtà e, soprattutto, dei principi di legalità che la città si aspettava. Come spesso accade, quel che si legge non è quel che è accaduto e che non sia stata la stampa e nemmeno i tanti presenti ad aver male appreso le dichiarazioni della Sindaca, sono la sequenza degli eventi, i filmati ed i verbali stessi a dimostrarlo, causa ritardi nella pubblicazione ed una vaghezza che viola l’essenza dello scritto che, secondo la norma, deve riportare le dichiarazioni e le allegazioni documentali», sottolinea Antonio Morabito, responsabile cittadino di Italia dei Valori.

«Così, il lungo elenco di deleghe ed attribuzioni d’incarico farlocche, vengono sostituite dall’intendimento di coinvolgere i candidati del gruppo, che vuol dire anche i non eletti e viene mitigato dall’aggiunta a verbale: mediante deleghe ai Consiglieri ed illustra brevemente le deleghe conferite. E quella “breve illustrazione” non viene riportata nemmeno negli inesistenti allegati, a riprova che le interlocuzioni, avute successivamente ed a ridosso di quella Assise, hanno indotto la sindaca a tornare sui propri passi e la neo Presidente del Consiglio ed ancor di più il Segretario Generale verbalizzante, ad improbabili e improponibili equilibrismi per salvare almeno la faccia. Attesa l’inesperienza dei Consiglieri Comunali, ma solo quelli di prima nomina, proprio il Segretario Generale avrebbe dovuto, in qualità di consulente legale dell’Ente, bloccare subito ed in diretta la sindaca, impedendogli dichiarazioni avventate, dovute magari ad un momentaneo delirio d’onnipotenza derivante dal ruolo. Ma La politica e le istituzioni non sono teatrini nei quali si esibiscono saltimbanchi e comici e meritano rispetto, rigore e quella serietà che da troppo tempo manca a questa città», prosegue ancora Antonio Morabito, responsabile cittadino di Italia dei Valori.

«Per questa ragione ne abbiamo discusso con la sindaca, provocando la tardiva pubblicazione ed infine la comunicazione al Prefetto di Reggio Calabria ed al Ministero dell’Interno. Oggi la pubblicazione, senza in allegato gli atti che esistono e nella registrazione si vedono chiaramente e che avrebbero dato la prova della eccessiva magnanimità nella elargizione di deleghe e prebende che, andavano unite al verbale di Deliberazione pubblicato. Ove ciò fosse successo (come è successo), saremmo stati di fronte alla prova certa del tentativo di aggirare le norme, le circolari ed i pareri offerti dal Ministero dell’Interno il quale, da ultimo, afferma che ove incaricati: “…i consiglieri comunali … non hanno poteri decisionali di alcun tipo diversi o ulteriori rispetto a quelli che derivano dallo status di consiglieri..”. Stiano dunque sereni, il Presidente del Consiglio, i Consiglieri Comunali e i non eletti, perché nonostante le assai singolari e suggestive tesi interpretative, la sindaca non può delegare nulla a nessuno e le eventuali deleghe devono essere considerate inefficaci se non per la Giunta e nel rispetto delle norme. Tutte le eventuali, future deleghe, potranno trovare spazio previa deliberazione del Consiglio Comunale che, unitariamente, si dovrà esprimere ed al quale il Consigliere delegato dovrà riferire, allo stesso modo e nello stesso tempo in cui riferirà all’esecutivo», prosegue Antonio Morabito, responsabile cittadino di Italia dei Valori.

«Giunta e Consiglio Comunale, infatti, sono due organi distinti e tali devono rimanere, perché così prevedono le norme che negli anni sono state oggetto di discussioni e contestazioni, anche da parte della stessa attuale sindaca nel suo ruolo di giornalista, che questa tesi ha condiviso e sostenuto con forza. E che ancora oggi non sono affatto cambiate! Certo, dispiace per i non eletti cui è difficile, oggi, dire: siete stati su scherzi a parte! Ovviamente potranno continuare a collaborare con l’amministrazione Comunale, esattamente come potranno fare, e siamo sicuri faranno, tutti i cittadini», conclude Antonio Morabito, responsabile cittadino di Italia dei Valori.

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