venerdì,Aprile 26 2024

Depurazione, Alecci (Pd): «Sottrazione di oltre 2 milioni di euro è fatto gravissimo»

Il consigliere regionale dem punta l’indice contro la rimodulazione dei fondi del Psc: «E’ un paradosso, occorre ottimizzare la spesa»

Depurazione, Alecci (Pd): «Sottrazione di oltre 2 milioni di euro è fatto gravissimo»

«Anche durante l’ultimo Consiglio regionale di pochi giorni fa ho voluto mettere in evidenza tutta la mia preoccupazione riguardo l’importante tematica della depurazione nei nostri territori. La Giunta regionale ha, infatti, attraverso una rimodulazione di alcuni fondi europei del PSC (Piano di Sviluppo e Coesione) deliberato la sottrazione di oltre 2 milioni di euro dal settore idrico e della depurazione per destinarli ad altri utilizzi».

Così il consigliere regionale del Partito democratico Ernesto Alecci, secondo cui quanto accaduto è un «fatto gravissimo», visto che la depurazione è un problema fondamentale per la nostra regione, «un grido d’allarme che proviene da numerosi comuni».

Per lui occorre ottimizzare la spesa dei fondi a disposizione, indirizzando risorse sempre più importanti verso settori fondamentali per la vita e lo sviluppo dei nostri territori.

«Non voglio concentrarmi su una polemica sterile, perché ogni fondo utilizzato per il bene dei nostri concittadini è un fondo speso bene. Ma mi sembra paradossale che dopo una stagione estiva in cui abbiamo assistito all’annuncio di una lotta senza quartiere contro “i furbetti” della depurazione attraverso l’utilizzo di droni, elicotteri, ordinanze, con l’aiuto della guardia costiera etc, oggi, a poco più di un mese dalla chiusura della stagione, la Regione decida di destinare ad altri utilizzi 2 milioni di euro perché incapace di spenderli».

Con 2 milioni di euro – argomenta Alecci – sarebbe stato possibile, ad esempio, attivare un depuratore all’interno di un piccolo comune, così come adeguare i depuratori dei centri più grandi. «Non dobbiamo dimenticare che ancora oggi, in Calabria – incalza il consigliere regionale – ci sono comuni che scaricano a cielo aperto, perché interi quartieri non sono collettati alla rete idrica. E’ un fatto gravissimo, reso ancora più incredibile dalla constatazione che poco più di 2 anni fa, durante la Presidenza Santelli, l’Assessore all’Ambiente Capitano Ultimo aveva effettuato un monitoraggio sull’intero territorio regionale, individuando una serie di comuni a rischio infrazione per il problema della depurazione. Ebbene, ad alcuni di questi comuni solo pochi mesi fa i dipartimenti regionali avevano comunicato di non essere in grado di sanare la situazione per mancanza di fondi».

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