Consiglio comunale a Reggio, Brunetti: «Siamo fieri di andare avanti»

“Posso parlate o meno?”. Anche Paolo Brunetti, sindaco facente funzioni interviene nei preliminari del consiglio comunale , pur contestato dalla minoranza, secondo la quale non avrebbe titolo per intervenire.

La sentenza

«Avrei gradito che oggi ci fosse stato il sindaco qui. Ma le sentenze vano rispettate e non si discutono. Oggi ribadisco quello che ho detto lo scorso anno: stiamo proseguendo nell’amministrare una città. A chi dice che non siamo autorevoli dico che abbiamo partecipato alla vittoria, abbia condivido un programma elettorale, un progetto e una visione della città».

Le vacatio a Reggio

Ricorda poi la vacatio di anni fa Brunetti: «Nel caso dell’elezione alla Regione di Scopelliti e del facente funzioni Raffa la città fu privata di un rappresentante. L’autorevolezza oggi non è nostra ma di quello che abbiamo costruito. Sono fiero del lavoro fatto da Falcomatà. Fiero del fatto che tutte le risorse disponibili sono state impegnate. Invece Reggio è stata utilizzata come bancomat alcune società anche straniere. Vengono con l’intento di spremere. Un esempio i lavori aggiudicati per un milione di euro e riserve espresse per sei milioni. Come nel caso della palestra di San Giovannello, in questo caso abbiamo rescisso il contratto – Infine –
Avete detto che porterete avanti qualsiasi azione per far votare a maggio, esplicitate come. Sappiate che questa amministrazione è fiera di andare avanti e ha l’obbligo di lavorare per la città».

Versace: «Centrodestra non è unito»

Nei preliminari anche la maggioranza prende la parola con Carmelo Versace che si deve difendere dalle accuse come sindaco della Metrocity: «Falcomatà è stato legittimato dal popolo con una maggioranza precisa, con cittadini che hanno consegnato un programma preciso. Vedremo di chiudere nelle prossime settimane un percorso virtuoso mentre l’amministrazione del primo mandato non aveva avuto finora i fondi per lavorare. Chiederei al centrodestra di non parlare di città metropolitana: qui sono un consiglio come rappresentante del Comune».

E poi «A chi si erge paladino di centrodestra dico che non c’è un centrodestra unito e si è visto dai vostri interventi. La presenza della dirigenza testimonia che alcuni passi possano essere fatti insieme. Per governarla e mandarla a casa vi vogliono i voti dei cittadini».

Per Mario Cardia, dall’opposizione: «Falcomatà ha dichiarato che la Città deve resistere. Ritengo che l’invito, rivolto alla Città, debba intendersi come un invito a stare fermi, a non muoversi. Restare fermi, perchè? Aspettare, chi?

Falcomatà, Brunetti e Versace devono farsi da parte e la Città deve tornare immediatamente al voto. Non è una questione solo giudiziaria, ma sopratutto politica.

I vertiti nazionali del partito del Sindaco sospeso non si sono espressi, così come non si sono espressi i vertici nazionali dei partiti e dei movimenti che rappresentano oggi la coalizione di maggioranza, sempre più risicata nei numeri e lontana dalle esigenze e dall’affetto dei cittadini. Non si è espressa neanche l’Anci, che rappresenta i Sindaci in Italia».

Pronta risposta di Filippo Burrone: «Falcomatà è un ottimo sindaco. Come ha detto il sottosegretario Sgarbi. Chi parla di catastrofe amministrativa: si c’era prima di questa amministrazione. Sono fiero della mia amministrazione, del mio sindaco».

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