venerdì,Maggio 3 2024

Melito, anche il circolo del Pd impegnato nella ricostruzione del partito

Assemblea diretta dal segretario Russo e concluso da Antonio Morabito: «è il momento di diventare protagonisti del cambiamento e non delegare semplicemente».

Melito, anche il circolo del Pd impegnato nella ricostruzione del partito

«Dare modo agli iscritti e ai simpatizzanti del Partito Democratico di partecipare attivamente alla costruzione del nuovo Partito Democratico, nella convinzione che solo il confronto tra le persone consente di realizzare al meglio la democrazia partecipativa».

Questo il senso dell’assemblea aperta sul tema “Costruiamo insieme il nuovo Partito Democratico”, organizzata dal circolo dem di Melito Porto Salvo lo scorso 2 gennaio. Il segretario di circolo, Enzo Russo, lo ha detto a chiare lettere ad una affollata assemblea hanno partecipato, oltre agli iscritti del circolo, anche segretari e militanti di altri circoli dell’Area grecanica nonché elettori e simpatizzanti del Partito. I lavori sono stati invece conclusi dal segretario metropolitano del Partito Antonio Morabito.

Russo ha parlato poi del momento di difficoltà che sta attraversando il partito, evidenziando però che «ciò deve dare nuova forza agli iscritti e agli elettori e simpatizzanti per riprendere con più convinzione il cammino, onorando al meglio i valori dei partiti che hanno concorso alla fondazione del Partito Democratico».

Lo stesso segretario ha evidenziato che «è il momento di diventare protagonisti del cambiamento e non delegare semplicemente». Enzo Russo ha sottolineato, infine, che «un partito forte si costruisce con una presenza sul territorio e con il contatto continuo con le persone, per rappresentare al meglio i loro bisogni».

Dopo l’introduzione del segretario del circolo – si legge in una nota – sono seguiti diversi interventi durante i quali è stato rappresentato con forza che «il nuovo Partito deve recuperare i valori storici del centro sinistra ed in particolare sostenere le fasce più deboli. C’è bisogno, poi, di un leader riconosciuto e che non sia il risultato di mediazioni fra le varie correnti; un leader, poi, che unitamente alla futura classe dirigente sia credibile ed in grado di realizzare concretamente i valori che stanno alla base del Partito Democratico».

E’ necessaria poi «la costruzione di una propria e distinta identità, che devono poi essere adeguatamente comunicate. Che la difesa dei diritti deve venire dopo la tutela delle fasce più deboli».

Infine, che il nuovo Partito «deve compiere ogni sforzo per recuperare la fiducia di tutti gli elettori» che si sono orientati nel corso degli ultimi anni verso altri partiti sia dello stesso centro sinistra o della destra. I lavori sono stati conclusi dal segretario metropolitano Antonio Morabito il quale ha evidenziato «il senso di responsabilità dimostrato dal partito negli ultimi anni che ha permesso all’Italia di superare momenti di forte difficoltà e che, pur condividendo tutte le indicazioni rappresentate nel corso dei vari interventi, ci troviamo in presenza di un partito che alle ultime elezioni politiche è risultato essere il secondo partito più votato e che governa il 70% dei Comuni italiani, tra i quali Roma, Milano, Torino, Napoli, Bologna e Firenze».

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