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Museo del mare a Reggio, verso la definizione delle aree di cantiere

Il delegato Romeo: «Lo studio Zaha Hadid ci comunicherà gli interventi necessari per la fase preliminare, dalle indagini agli altri stati di avanzamento della progettazione»

Museo del mare a Reggio, verso la definizione delle aree di cantiere

Dopo settimane di lavoro procede a passo spedito l’iter per la progettazione del Museo del Mare a Reggio Calabria. La grandiosa opera, che porta la firma della compianta archistar Zaha Hadid, vedrà la fine dei lavori il 31 dicembre 2026.

A fine febbraio, è stata pubblicata l’importante determina comunale, relativa al “Piano nazionale per gli investimenti complementari (Pnc) al piano nazionale di ripresa e resilienza Ppnrr) – per la – novazione contrattuale del disciplinare sottoscritto tra l’amministrazione e la società Zaha Hadid ltd in data 5 febbraio 2009, per l’affidamento dei servizi di: aggiornamento progettazione definitiva, progettazione esecutiva, direzione dei lavori , coordinamento della sicurezza in fase di progettazione e di esecuzione”. Seguirà la firma, come atto formale, della convenzione con lo studio dell’archistar.

La storia

Nella grandiosa opera hanno deciso di investire ministero della Cultura e delle Finanze che, con decreto del presidente del Consiglio dei Ministri dell’ottobre 2021, avevano inserito un finanziamento dell’intervento denominato “Museo del Mediterraneo/Waterfront di Reggio Calabria” per l’importo di 53.000.000 euro. A ciò facevano seguito a dicembre 2021 la sottoscrizione del disciplinare d’obbligo tra l’Amministrazione titolare del Piano di investimenti strategici su siti del patrimonio cultura (Ministero della Cultura – MiC) e il soggetto attuatore dell’intervento.

Dalla scheda di rilevazione dell’intervento, in seguito, emergeva la necessità di un ulteriore finanziamento per un importo di 60.000.000 euro sulle risorse del Pon metro plus 2021-2027 indicando quindi l’importo complessivo dell’opera pari ad 113.000.000 euro. A giugno 2022 in ragione dell’accettazione, da parte del soggetto attuatore, dell’esercizio dell’opzione di utilizzare l’Accordo Quadro con riferimento all’intervento, veniva stipulato con il soggetto titolare del Piano di investimenti l’addendum al disciplinare su richiamato al fine di recepire nel disciplinare medesimo, le necessarie integrazioni per l’indizione della procedura di gara centralizzata e la completa esecuzione della stessa da Invitalia.

L’iter con l’Autorità di sistema

Come spiega Carmelo Romeo, consigliere comunale delegato: «Ci saranno altri incontri con l’Autorità di sistema dello Stretto, abbiamo chiesto che si definiscano le aree in cui il museo dovrà sorgere. Di seguito lo studio Zaha Hadid ci comunicherà quali sono gli interventi da fare per la fase preliminare, dunque le indagini e altri stati di avanzamento della progettazione.

Come Comune resteremo come supporto in tutto, faremo da tramite col ministero. In questa fase ci saranno ben quattro attori: i progettisti, la Cobar che è la ditta alla quale Invitalia ha aggiudicato la costruzione, ci saranno i verificatori, sotto l’attento sguardo del ministero della Cultura».

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