domenica,Maggio 5 2024

Gioiosa, spiragli per il teatro: il Comune tratta con la proprietà

La struttura, chiusa da tre anni, simbolo della lotta alla ‘ndrangheta. Il sindaco Fuda: «Non possiamo permetterci di perderlo»

Gioiosa, spiragli per il teatro: il Comune tratta con la proprietà

Acquistare il teatro tramite un finanziamento e renderlo fruibile. E’ questo l’obiettivo dell’amministrazione comunale di Gioiosa Jonica guidata dal sindaco Salvatore Fuda, per far ripartire l’immobile che affaccia sulla centralissima piazza Vittorio Veneto, chiuso da tre anni. La struttura, che può ospitare 600 spettatori, è di proprietà di un privato con cui l’Amministrazione comunale guidata da Salvatore Fuda ha avviato dei dialoghi per rilevarlo e poterlo riaprire.
«In accordo con la proprietà – spiega il primo cittadino gioiosa no – l’amministrazione comunale aveva presentato già una scheda progettuale a valere sui Cis “Svelare bellezza” per l’acquisizione e il recupero del cineteatro del valore di 3 milioni di euro (cifra stimata per fare un recupero vero del teatro). Su quella linea di finanziamento al comune di Gioiosa è stata finanziata la Via dei Mulini per 2.500.000 euro e non il cineteatro. Ma ci riproveremo».

A gestirlo e curarne la direzione artistica fino a qualche mese fa era Domenico Pantano, direttore del centro teatrale meridionale. «Il gestore, nel consegnare la struttura alla proprietà, ha ben pensato (ahimè) di smontare tutto – ha spiegato Fuda – impedendo di fatto una possibile pronta ripartenza. Tali fatti sono oggetto di un contenzioso giudiziario tra la proprietà e il vecchio gestore, responsabile, secondo la proprietà, di un illecito essendosi indebitamente appropriato di qualcosa che, da contratto, doveva restare al suo posto. Per cui di fatto, oggi, nelle condizioni in cui si trova il teatro, senza gli adeguati investimenti per la sua modernizzazione e messa a norma (vanno adeguati anche gli impianti elettrici e di sicurezza) e senza la ricollocazione delle sedute, la struttura è inservibile»

Il teatro di Gioiosa Jonica per l’intero comprensorio non rappresentava soltanto una struttura dove mettere in scena spettacoli, ma un simbolo della lotta alla ‘ndrangheta negli anni ’70, incarnata dal murales che ricorda Rocco Gatto, il mugnaio ucciso dalla mafia nel 1977. «E se non si conosce questa storia – conclude il sindaco gioiosano – non si può percepire la bellezza e la forza di questa opera che la Calabria non può dimenticare o peggio permettersi di perdere».

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