martedì,Aprile 30 2024

Liberi di Scegliere, il Consiglio regionale istituzionalizza il progetto rivolto agli studenti. Siviglia: «Percorso e che parte da Reggio»

La presidente Biesse entusiasta per l’approvazione della legge che rende stabile il percorso ideato dal giudice Di Bella. Mancuso: «Dimostrazione di attenzione ad una esperienza dal grande valore morale»

Liberi di Scegliere, il Consiglio regionale istituzionalizza il progetto rivolto agli studenti. Siviglia: «Percorso e che parte da Reggio»

«È una goccia nell’oceano. Diciamo che è una dimostrazione di attenzione in questo campo, che vede l’applicazione di una esperienza, quella del dott. Di Bella, che è stato a capo del Tribunale dei minori. Quindi portare questa grande esperienza tra i banchi di scuola, tra i ragazzi, con un sistema educativo che possa trarre spunto dall’esperienza di chi è stato meno fortunato di loro, penso abbia un grande valore morale».

Così il presidente del Consiglio regionale Filippo Mancuso dopo l’approvazione della Proposta di legge n.150 presentata in coabitazione con l’ex consigliera Valeria Fedele, “Riconoscimento e sostegno del progetto Giustizia e Umanità Liberi di Scegliere”. La proposta è stata illustrata da Pasqualina Straface, ed è composta da cinque articoli finalizzati a consolidare il sostegno della Regione Calabria al progetto dell’Associazione culturale no profit per il bene sociale (Biesse), “Giustizia e Umanità Liberi di Scegliere”, con lo scopo di sensibilizzare, attraverso un percorso condiviso, gli studenti ai principi di legalità.

«In effetti quello che viene investito dalla Regione e dal Consiglio Regionale è troppo poco – ha aggiunto Mancuso -. Per questo dicevo una goccia nell’oceano, perché sono solo 10mila euro l’anno, che però rendono stabile e istituzionalizzano una iniziativa che già c’era in Consiglio regionale dal 2021, ma che era siglato soltanto con un protocollo d’intesa. Quindi è una dimostrazione di grande attenzione, una dimostrazione di voler dare continuità, e perché no, valutare poi nei prossimi anni se possiamo ampliare questo bacino, e magari riproporlo in altre province della regionale stessa».

Mancuso ha quindi sottolineato il valore simbolico dell’approvazione che ha trovato il placet di tutta l’aula: «È normale che su questi temi ci troviamo tutti d’accordo. Io personalmente ho partecipato anche all’iniziativa della Biesse e ho partecipato anche nel primo anno in cui sono stato a capo dell’Assemblea legislativa alla cerimonia di assegnazione delle borse di studio agli studenti. Quindi è sempre un risvolto e una ricaduta positiva nell’opinione pubblica».

Siviglia: «Un percorso virtuoso»

Il progetto “Giustizia umanità liberi di scegliere” nasce in Calabria ed è stato ideato e promosso dall’Associazione Biesse, basato sul percorso straordinario e rivoluzionario del giudice Roberto Di Bella che é stato per 25 anni presidente del Tribunale per i minorenni di Reggio Calabria.

«Un percorso virtuoso», racconta l’entusiasta presidente Bruna Siviglia presente ieri a Palazzo Campanella, che è partito nel 2019 da Reggio Calabria, proprio dalla Sala Calipari del Consiglio regionale della Calabria, con oltre mille studenti provenienti da tutta la regione – «addirittura alcuni non hanno potuto presenziare proprio per questioni di sicurezza» ha sottolineato – che ha fatto comprendere quanta era la voglia da parte dei giovani, delle scuole, dei paesi dei professori, di potersi nutrire di valori importanti come quelli appunto che vengono messi in atto con questo progetto che ha rivoluzionato il mondo della Giustizia minorile.

«Non ci ha fermato neanche la pandemia, e – continua Siviglia – con la tecnologia on line abbiamo cominciato a lavorare anche in videoconferenza, e da Reggio Calabria siamo entrate nelle scuole di tutta Italia, da nord a sud, creando un ponte unico».

Quindi da Reggio Calabria, dalla Calabria, e lo dice con grande orgoglio Bruna Siviglia, «partono dei progetti virtuosi, dei progetti importanti, che poi vengono portati in tutta Italia».
Ma quello di Liberi di scegliere è un percorso attenzionato anche a livello internazionale: «Con noi abbiamo avuto la BBC, il giornale londinese The Guardian, il canale nazionale di Francia, quello della Germania che sono venuti a seguire da vicino gli studenti.

«Quello messo in campo è un percorso che dura tutto l’anno – aggiunge la presidente Biesse -. Gli studenti vedono il film grazie al nostro progetto, per la prima volta il film trasmesso dalla Rai “Liberi di scegliere”, e un libro scritto dal giudice Di Bella insieme a Monica Zapelli, grazie al nostro progetto sono diventati strumenti di educazione alla legalità».

«Tantissime sono le scuole italiane che nell’ora di educazione civiche vanno a studiare proprio il libro. I ragazzi vedono il film, poi c’è l’incontro con noi. I ragazzi devono elaborare un testo, un video, un power point, un cortometraggio, e poi i migliori lavori nel mese di maggio vengono premiati con delle borse di studio intitolate a vittime innocenti delle mafie».

«Quindi un grande lavoro di prevenzione perché la ‘ndrangheta non si contrasta solo con l’attività giudiziaria ma quella che è importante è anche l’attività culturale, quella che noi stiamo facendo da cinque anni in tutta Italia, partendo proprio da Reggio Calabria».

Arrivano quindi anche i ringraziamenti a tutto il Consiglio regionale della Calabria, al presidente Filippo Mancuso che ha creduto fortemente in questo progetto, «per avere creduto fortemente in questo progetto e da oggi sicuramente si apre una pagina nuova – conclude Bruna Siviglia – una pagina storica per la Calabria che diventa pioniera nelle attività e nel contrasto alla criminalità».

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