Elezioni Gioia Tauro, spuntano i primi nomi con un anno di anticipo

Manca ancora un anno alla prossima tornata elettorale ma a Gioia Tauro c’è già un gran fermento. Il mandato dell’attuale sindaco Aldo Alessio, scadrà a giugno del prossimo anno, ma lo stesso già da tempo ha manifestato la volontà di non candidarsi. Decisione che secondo voci di corridoio, sarebbe dettata dal fatto che ormai la sua maggioranza vacilla, sempre più caratterizzata da lotte intestine e dimissioni. Un clima che ha scoraggiato il primo cittadino, tanto da appendere definitivamente al chiodo la fascia tricolore.

Intanto, sono parecchi i nomi che si rincorrono, alcuni dei quali hanno già dato la loro disponibilità alla candidatura. Sul fronte della sinistra, è il caso del giornalista Lucio Rodinò, che proprio in questi giorni ha manifestato l’intenzione di candidarsi, qualora ci fossero le giuste condizioni. Per quanto riguarda il centrodestra invece, il primo a uscire allo scoperto è stato Raffaele D’Agostino, politico di lungo corso, uscito sconfitto nell’ultima tornata elettorale, che nel mese di febbraio ha aderito ad Azione. C’è poi Rosario Schiavone, esponente della destra storica gioiese ed ex vicesindaco durante l’Amministrazione Dal Torrione, che in diverse uscite pubbliche, non ha mai fatto mistero di aspirare alla poltrona di sindaco, ma solo a patto di trovare prima larga condivisione sui programmi e sugli obiettivi della futura amministrazione.

Un altro nome ricorrente è quello di Simona Scarcella, volto nuovo di Forza Italia, ex dirigente del settore finanziario del Comune di Gioia Tauro e oggi di ruolo all’Autorità portuale. Tra i possibili candidati anche l’ex sindaco Renato Bellofiore – che starebbe decidendo se correre con il simbolo della Lega oppure optare per una lista civica – e Nicola Zagarella, che in passato è stato sia consigliere che assessore comunale, il quale starebbe tentando di mettere in piedi una squadra forte dopo la delusione delle scorse amministrative. Infine, circola anche il nome di Francesca Frachea, attuale capogruppo di Fratelli d’Italia in seno al Consiglio comunale, che però secondo i più, farebbe fatica a trovare una squadra o aderire ad altri progetti con una lista.

Intanto, è naufragata la proposta dei laboratori politici, Alleanza gioiese prima e Agire dopo, di trovare un nome unitario, sia per il centrodestra che per il centrosinistra, evitando quindi molteplici candidature che portano a una grande dispersione di voti.