domenica,Maggio 26 2024

Lfa Reggio Calabria, Ripepi: «Nei verbali della manifestazione d’interesse mancano le firme dei commissari»

Il consigliere comunale: «I piani industriali sono carta straccia e contano i bilanci e gli approfondimenti economici che non ci sono stati»

Lfa Reggio Calabria, Ripepi: «Nei verbali della manifestazione d’interesse mancano le firme dei commissari»

Ha ricevuto le proposte, ma mancavano gli atti amministrativi coi verbali della commissione. Massimo Ripepi in conferenza stampa stamattina, dopo la denuncia presentata ai carabinieri due giorni fa, evidenzia le ultime novità riscontrata sul caso della Lfa Reggio Calabria e sulla scelta fatta dall’amministrazione Brunetti, nella quale dice di voler vedere chiaro.

In riferimento alla visita venerdì agli uffici del Comune per la richiesta di documentazione. «C’è stato molto ostruzionismo da parte del segretaria Mauro. Ho chiamato i carabinieri per cristallizzare la situazione. Brunetti dice di avere dato tutti i documenti, ma solo dopo l’accesso agli atti mi hanno dato gli altri documenti. Ribadisco che il titolo alla Fenice è stato assegnato solo per motivi politici. E alla luce di ciò che ho visto sono sempre più convinto».

Ripepi spiega che della terza società che aveva fatto richiesta, quella arrivata in ritardo, non è stata fatta nessuna valutazione. «Non c’è il protocollo dei verbali, se la vedranno gli inquirenti».

Mancano le firme dei commissari

Eclatante per Ripepi la mancanza delle firme dei commissari che hanno partecipato alla decisione. Le uniche firme sono quelle del sindaco ff Paolo Brunetti e il responsabile unico del procedimento.
«Come mai non c’è in questi verbali una parola di Versace o di Latella e nessuno firma? Brunetti e il rup solamente. Lo chiederemo in commissione Controllo e Garanzia.
Come mai si fa una manifestazione d’interesse ad evidenza pubblica e non un’assegnazione diretta? Come mai l’unico che si esprime a favore della Fenice è il presidente Condipodero?

Le parole dei commercialisti

Ma secondo Ripepi sono i commercializzi che nelle loro dichiarazioni cristallizzano la situazione: ossia il fatto che dai soli piani delle società era impossibile risalire alla loro solidità finanziaria senza andare a guardare i bilanci.

«Avete mai visto piani finanziari se non c’è un supporto? Sono carta straccia si devono vedere i bilanci – afferma Ripepi – i commercialisti sono stati bravissimi perché hanno reso collegiale la decisione. E hanno specificato: “Entrambi i progetti presentati appaiono sostenibili perchè ancorati a risultati sportivi auspicabili, ma non certi, così come gli impegni di copertura finanziaria e le eventuali intenzioni di investimenti duraturi e strategici. Attesa la aleatorietà dei piani industriali per definizione. (Che quindi sono carta straccia, chiosa Ripepi). Una completa valutazione degli stessi presupporrebbe il controllo e di documentazioni contabili, amministrative e finanziarie”. Ma Brunetti non fa nessun approfondimento. Lo hanno scartato perché era Bandecchi per motivi politici. E infine il verbale dei commercialisti fatto otto giorni prima arriva al comune alle 19 dopo che se ne sono andati i carabinieri che io avevo chiamato».

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