martedì,Maggio 7 2024

Reggio, Consiglio comunale al via: tutti i nodi vengono al pettine

Da centrodestra e centrosinistra arrivano le contestazioni su servizio mensa e Reggina

Reggio, Consiglio comunale al via: tutti i nodi vengono al pettine

Apre con il consueto ritardo il consiglio comunale a Reggio Calabria, convocato stamattina in seconda nell’aula Battaglia di palazzo San Giorgio. All’ordine del giorno la ratifica della delibera di giunta comunale n. 177 del 2 agosto 2023; il riconoscimento debiti fuori bilancio ex art. 194 comma 1 lettera, una lunga serie di debiti fuori bilancio e la mozione “mantenimento dei limiti di esposizione ai campi elettromagnetici artificiali a radiofrequenza”. La seduta comincia tributando un minuto di silenzio per ricordare dieci anni dalla tragedia di Lampedusa, come richiesto dal consigliere d’opposizione Saverio Pazzano.

I preliminari

Solleva l’assenza del servizio scolastico per il bando andato deserto il consigliere d’opposizione Mario Cardia nel corso dei lavori preliminari: «Le famiglie reggine stanno aspettando una risposta, è il 2 ottobre e il servizio non è partito. Oggi non c’è l’assessore Nucera spero che qualcuno ci può dare risposta». Sulle tariffe idriche torna Pazzano: «Per i rimborsi dell’idrico siamo a marzo di un anno fa – e aggiunge – nessun ufficio pubblico raccoglie i rifiuti differenziati. L’ordinanza del rione G da 90 giorni aspetta di essere eseguita. Abbiamo un tessuto economico in ginocchio, una città che si svuota in cui i giovani se ne vanno. Dovremmo impegnarci tutti molto di più per una città amministrata male, noi siamo il consiglio comunale e davanti a una città che sembra guardare indietro dobbiamo andare avanti e smettere di dare responsabilità agli uffici perchè in alcuni casi è la politica che decide».

Per il capogruppo FI Federico Milia: «È vero che ci sono problemi atavici, ma con la vicenda Reggina si è palesata l’incapacità e il distacco di questa amministrazione dalla città. Si è scelto di affidare la società a una cordata che non è paragonabile a quella che si era affiancata alle proposte. Non si è capito perchè. Chiedo al sindaco se può spiegarcelo. Avete avuto la capaocità di toglierci l’ultimo svago che c’era, spiegateci perchè».

Il consigliere di maggioranza Antonino Castorina aggiunge: «Abbiamo un’agenda di lavoro da portare avanti, le criticità sono evidenti. Da un lato abbiamo i catastrofisti, al netto dei risultati vedono catastrofisti; da questo lato abbiamo i negazionisti che negano i problemi che ci sono: entrambi basano la riflessione sulla non consapevolezza delle criticità che ci sono. Non è possibile che il problema sia la Reggina. Questa è la generazione Calopinace che rimane incompiuta rispetto a una serie di cose da fare. Alcune cose si possono fare meglio ma dobbiamo mettere il punto sui temi essenziali, le mense, come diceva Cardia, l’idrico, come diceva Pazzano, ma questa amministrazione ha portato avanti un’azione importante sul tema del lavoro. Io pongo la questione delle maestranze della Reggina che hanno lavorato e non sono stati pagate. L’unità di intenti deve riguardare le deleghe della città metropolitana, l’aeroporto, i trasporti. Se perdiamo la sfida perdiamo tutti. La vittoria è essere al passo con queste sfide».

«Non due squadre ma la politica che quando esiste ha ruoli precisi – afferma il consigliere d’opposizione Massimo Ripepi – i bando vanno deserti, è un’indicazione importante dello stato di salute della città. Stimo Brunetti, se sbaglia nonostante la stima, devo dire le cose, non perchè voglio offendere, ma perchè è il mio ruolo». Sulla Reggina «è una questione fondamentale perchè ha un’importanza vitale. Il sindaco ha fatto la scelta, una scelta politica. Ma devono essere fatte non per proprio interesse ma per quello della collettività. Credo che oggi la Reggina sia la cartina di tornasole, se non ci muoviamo su elementi comuni le cose andranno sempre peggio. Nel mandato che le rimane deve dare risposte chiare. Le chiedo se nella relazione finale ci può dire qualcosa sulla scelta, un segnale, una sintesi e rispetto alla situazione delle città perchè non si presenta più nessuno ai bandi».

Per il consigliere Demetrio Marino: «Sarà un mese che stravolgerà l’attività politica mentre ci sono questioni importanti da valutare, dal dimensionamento scolastico, del Piano strutturale comunale, le mense. Chi non sarà più parte del percorso come si approccia a queste giornate, mi chiedo. Tornerà una figura come il sindaco oppure si potrà tornare al voto. Vogliamo darci una priorità di problematiche e risolverle? Dovremmo trovare unitariamente una soluzione. Mi dispiace che tutte queste problematiche ha portato avanti non la vedranno in conclusione».

Il capogruppo del Pd, Giuseppe Sera: «Ci sono scelte che esulano dall’azione politica. I bandi sono fatti secondo norma. In politica il condizionale diventa frenante rispetto alla soluzione dei problemi». Sera poi annuncia un consiglio comunale prima del 25 ottobre. Le scelte del sindaco sono scelte amministrative».

Il consigliere Carmelo Versace: «Sulla Reggina avrei gradito che avessero taciuto la maggior parte dei consiglieri. È stato umiliante che l’amministrazione si sia dovuta occupare di una cosa per interpretare le sensibilità e offrire possibilità di continuità. Il ruolo di consigliere può essere svolto in tanti modi, offrendo le soluzioni. Se offro solo la denuncia non ho risolto il problema. Se poi arrivano soluzioni e ci nascondiamo dietro lo specchietto delle allodole, per quanto mi riguarda non mi reputo un coniglio e i conigli si nascondono dietro una scrivania».

Poi chiede l’attenzione di Brunetti su «Calabria aeroporti che rispetto alle intenzioni di Ryan Air continuano a permanere le limitazioni rispetto alla compagnia low cost. Non vorrei che si continuasse ad attendere chi non arriva».

L’ultimo appello Versace lo riserva alla pulizia alle scuole vicino l’area di piazza del Popolo, c’è un contenzioso con la Regione, È una bomba ecologia e serve capire come procedere». Chiude con un ammonimento «Conto pochissimi dirigenti dentro la sala consigliare, votiamo debiti fuori bilancio e il direttore generale deve essere presente sui problemi amministrativi devono rispondere loro e non noi come politica». Antonino Minicuci «contesta la poco trasparenza dell’azione legislativa per la pubblicazione delle delibere, che non possono essere valutate dai cittadini che non sanno la strada che si percorre sul procedimento. Come faccio a chiedere una rettifica del bilancio se non c ‘è il bilancio pubblicato e non entrato in vigore? Col ricorso al Tar questi provvedimenti verranno caducati».

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