giovedì,Maggio 16 2024

Servizio di potatura a Taurianova, Prestileo e Lazzaro chiedono le dimissioni di Caridi

I due consiglieri di Fratelli d'Italia: «Dal vicesindaco solo vani tentativi per mascherare che i cittadini sono stati costretti a pagare lo stesso servizio per ben due volte»

Servizio di potatura a Taurianova, Prestileo e Lazzaro chiedono le dimissioni di Caridi

Continua a non convincere i consigliere di minoranza Daniele Prestileo e Filippo Lazzaro, la questione riguardante l’affidamento e il servizio di potatura nel comune di Taurianova. La risposta del vicesindaco Antonino Caridi alla loro interrogazione non aveva soddisfatto i due consiglieri di Fratelli d’Italia, che tornano a manifestare dubbi e perplessità. «Abbiamo atteso un paio di giorni, fiduciosi che il vicesindaco dopo il danno causato alla nostra comunità, chiedesse quantomeno scusa ai cittadini e magari, con un atto di responsabilità che dovrebbe contraddistinguere un buon amministratore, facesse un passo indietro – affermano Prestileo e Lazzaro – togliendo dall’imbarazzo anche i suoi colleghi di maggioranza, i quali se interpellati dovranno spiegare il perché i cittadini sono costretti a pagare lo stesso servizio per ben due volte. Ma di tutto ciò nulla, anzi assistiamo a vani tentativi di mascherare quanto fatto.

Ma vi è di più – continuano i due consiglieri -. Ciò che colpisce (e non solo a noi) è che l’ineffabile vicesindaco alla nostra interrogazione, ha inteso replicare con una risposta che, proprio perché data dal vicesindaco della città, c’è solo da piangere. Vogliamo credere che sia l’ennesima furbata, anche perché non manca qualità nella maggioranza e poteva farsi tranquillamente aiutare, risparmiandosi questa pessima figura. C’era semplicemente da chiedere scusa a tutti e invece dalla lettura della risposta si nota che il vicesindaco non ha limiti neanche nel dichiarare delle falsità, nonostante si tratti di atti pubblici, probabilmente perché ormai i suoi selfie lo fanno vivere in una dimensione tutta sua. Sapendo l’esatto importo della cifra sperperata, dichiara falsamente che si tratta di due affidamenti diretti sotto la soglia di 5.000 euro, eppure le determine dicono altro».

Per Prestileo e Lazzaro è «ridicola la risposta sulla “rotazione” negli affidamenti diretti, prevista per legge e disattesa per l’occasione. Consapevole dell’obbligo della rotazione, il vicesindaco tenta di raggirare l’ostacolo quasi scaricando la responsabilità sugli uffici comunali, limitandosi a scrivere che il tutto non è stato possibile per la poca presenza di ditte specializzate nel settore, trattando la gravissima irregolarità come se nulla fosse. Suvvia vicesindaco… ancora fai in tempo. Non meno ridicola la risposta sui presunti rapporti di parentela con l’affidatario (persona per bene che teniamo a specificare). È vero che si tratta di parente affine e collaterale, in poche parole si tratta del cugino… sì sì proprio del cugino! Essendo il vicesindaco di poche parole (in consiglio comunale emerge questo) ci sorprende come mai non sia andato al sodo… forse un vano tentativo di distrarre? Se così è allora ha fallito. In pratica il vicesindaco, con i soldi dei cittadini fa affidamenti diretti inopportuni non curandosi dei danni arrecati.

Chiude la sua risposta all’interrogazione specificando che gli atti amministrativi e tecnici che regolano gli affidamenti diretti ricadono nelle competenze degli uffici comunali. Davvero ha sentito l’esigenza di spiegare questo? Ci saremmo aspettati invece – concludono – di essere messi a conoscenza della sua teoria sugli affidamenti diretti visto che quelli sulla “potatura” partono da un suo specifico atto di indirizzo politico. Chiudiamo sperando di non dover tornare più sull’argomento “affidamenti diretti”, perché il vicesindaco ci ha insegnato in passato che quando ci sono i suoi “atti d’indirizzo politico” un argomento da trattare ci sarà sempre. Infine, vogliamo ringraziare chi autonomamente si è interessato, ma era doveroso dettagliare la risposta soprattutto perché lo dobbiamo ai cittadini taurianovesi».

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