mercoledì,Maggio 8 2024

Comune di Reggio, Neri propone: «Un consiglio comunale aperto sullo sport»

Botta e risposta in commissione comunale tra il consigliere con delega Latella e vecchi e nuovi commissari

Comune di Reggio, Neri propone: «Un consiglio comunale aperto sullo sport»

Focus sulle strutture sportive comunali reggine in commissione sport e cultura a palazzo San Giorgio stamattina. Uno scontro incrociato tra vecchi consiglieri e quelli di ritorno con uno scambio di colpe che non fa ben presagire per il prosieguo dell’attività amministrativa.

La relazione di Latella

Sul banco degli imputati la piccola relazione del delegato comunale allo Sport, Giovanni Latella. Il consigliere parla di strutture che a breve verranno riqualificate, un elenco che va «dal campo Catona, Archi, Ciccarello, palestra di Ravagnese, Palloncino, piscina comunale, bocciodromo».

Riguardo allo stop dei lavori a centro polifunzionale di San Giovannello, Latella spiega che «la ditta ha abbandonato il lavoro dopo il covid e per proseguire coi lavori c’è in atto l’interlocuzione con la terza ditta».

Latella ha aggiunto che ci saranno «500mila euro a bilancio per le palestre di Catona, Gallico e il Bocciodromo». Per il campo Coni di Modena le difficoltà sarebbero legate a «conflitti col demanio, ci sono le risorse per la riqualificazione della pista». Difende la situazione del campo di Ciccarello Latella, coi lavori da 15 anni, le misure sbagliate e aggiunge «a breve consegneremo quella struttura».

Critiche e proposte

Il primo ad attaccare è Antonio Caridi che ha da ridire sul centro di San Giovannello «attività abbandonate da anni, le ditte non sono state pagate, come pure il campo di Ciccarello coi lavori fermi da 3 anni. Per la pallavolo non sanno dove allenarsi. L’amministrazione è assente completamente per quanto riguarda lo sport».

Antonino Castorina spiega: «La politica non si può limitare a fare la delibera e stanziare le somme, gli atti devono concretizzarsi in azioni, si deve verificare che tutto l’iter possa andare bene. Tanti progetti sono stati fatti, ma ci sono ancora delle criticità». Castorina propone poi di seguire il modello Roma per i voucher sport alle famiglie, ma in questo viene subito ripreso dal consigliere Roberto Vizzari che ricorda che il voucher da 500 euro lo ha proposto anche la Regione Calabria.

Armando Neri afferma: «Da cittadino ho visto città in grande sofferenza, soprattutto per le attività sportive, se non abbiamo il coraggio di ammettere che ci sono cose che non vanno bene è inutile fare analisi.. Sugli impianti sportivi siamo all’anno zero, si ascolti il grido dello Sport reggino, del Volley, ci sono realtà che rischiano di scomparire e questo non può accadere. Come ho detto subito dopo la sentenza Miramare, intendo fare un’opposizione costruttiva, nel solo interesse dei cittadini e della Città, offro quindi la mia piena disponibilità, dai banchi della minoranza, per trovare soluzioni ai problemi, anche in considerazione della mia esperienza passata. Non è possibile continuare a far finta che vada tutto bene e parlare di interventi che non si realizzano o non si completano. Da assessore ai Patti per il Sud avevo seguito personalmente l’inizio di numerosi interventi sulle strutture sportive, che fine hanno fatto? È ingiusto scaricare le responsabilità politiche sui dipendenti comunali». E poi la proposta di fare un consiglio comunale aperto sullo sport sentendo gli interlocutori interessati.

Per Federico Milia: «Nonostante l’impegno di Latella è innegabile che ci sono opere siano ferme da troppi anni. Serve convocare una seduta per relazionare sullo stato dei cantieri di tutte questa attività». Qualche domanda interessante la pone Angela Marcianò che chiede: «A quanto ammonta l’incasso per gli impianti sportivi e quanto si spende per manutenzione, quanto costa ai nostri ragazzi per giocare in questi impianti? Visto che chi li gestisce da anni non paga».

Per Antonino Zimbalatti: «Ci sono verità da ambo i lati, vorrei evidenziare che i voucher possono supportare le federazioni, ma come sostenere le piccola società che devono pagare dei fitti onerosi, degli impianti e rilanciare lo sport dilettantistico?».

Giuseppe Marino aggiunge che «500 euro sono un’elemosina così le società non si aiutano. Vanno accompagnate in un percorso di progettazione sociale per intercettare fondi europei. Usiamo i fondi di inclusione sciale anche per lo sport».

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