martedì,Aprile 30 2024

Nuova Giunta a Reggio, giorno di riflessione: da domani si ricomincia

Un assessorato pronto per Versace e i nodi da sciogliere sui numeri e sul metodo col Pd

Nuova Giunta a Reggio, giorno di riflessione: da domani si ricomincia

Solo oggi, con l‘albero di Natale che si accende a piazza Duomo e le polemiche su Sviprore e le casette chiuse, le trattative per la composizione della nuova giunta si fermano. Da domani si potrà ricominciare l’interlocuzione che riguarda i numeri dell’esecutivo e il metodo, ma non ancora i nomi. Per quelli ci vorranno ancora tempo e fiumi di parole da spendere. Di ieri la prima fase dell’interpartitica con le carte scoperte sul tavolo per tutti: Pd, Dp, Italia Viva. Il sindaco, per bocca di Giovanni Muraca, ha chiarito la sua volontà di cambiamento, dall’altro il Pd comunale di Valeria Bonforte si è espresso per la tutela dei quattro assessori, senza alcuna fretta di cambiamento poiché «le componenti dell’esecutivo hanno lavorato bene».

Per quanto riguarda i numeri dei Democratici progressisti (che non ha posto questioni rispetto all’azzeramento) i ragionamenti sui numeri da chi farà la giunta, è stato detto chiaramente, non si faranno «in base agli acquisti dell’ultimo minuto». Dunque il partito maturerà un solo assessore.

Gli appuntamenti dei prossimi giorni

Un altro incontro del gruppo del Partito democratico è previsto già nella giornata di domani. Una riunione di cui non è stato al momento fissato luogo e orario, ma alla quale dovrebbe partecipare il segretario regionale dei Dem, Nicola Irto. Per poi riprendere il confronto: lunedì o martedì il punto nella seconda punta dell’interpartitica. Secondo i ben informati già il primo incontro sarebbe stato sufficiente per mettere le carte in tavola. Sempre secondo queste fonti al 90%, nonostante le braccia conserte e i rimbrotti, sarebbe assodato l’andare verso il rinnovamento voluto dal sindaco, con Brunetti unico punto fermo.

La continuità amministrativa

Il Pd locale dovrebbe digerire il cambio degli attuali assessori. La logica li porta ad affermare che se di “bocciatura” si è trattata per il lavoro fatto in questi due anni dalla giunta, il primo ad essere mandato via dovrebbe essere Brunetti a capo dell’esecutivo. Ma ben sappiamo che per Falcomatà l’ex facente funzioni rimarrà come vicesindaco. E dovesse arrivare la giunta prima della fine del divieto di firma di fine gennaio, sarà proprio lui a firmare i decreti di nomina dei nuovi assessori visto che il sindaco non può farlo. Ma per certezza su questo punto si attendono le delucidazioni richieste al segretario generale. Per Falcomatà il capitolo Brunetti è chiuso: resta per continuità amministrativa. Ma per quest’ultimo requisito, secondo i Dem, basterebbero i dirigenti che sono quelli che svolgono le funzioni amministrativa. In soldoni: se una regola c’è deve essere valida per tutti (Brunetti incluso).

I volti della Giunta

Per il resto c’è una percezione dei nomi e delle posizioni, ma il sindaco aspetta quelli che dovrà fare il Partito democratico, due più il presidente del consiglio, quello dei Democratici progressisti. Due nomi per le liste civiche. E i nomi esterni, quelli per intenderci fuori dalle logiche, per i quali si ragiona su «capacità professionali in grado di entrare subito nel ruolo e dare un immediato contributo». Idee generiche ancora.

Il caso Versace

E poi c’è l’altro sindaco che appartiene ad Azione, anche se il partito non ha componenti in consiglio comunale. Lo stesso partito, pur non rivendicandolo come suo consigliere in seno all’assise, non ha mai fatto mistero di chiedere la valorizzazione di Carmelo Versace. L’attuale presidente della commissione Attività produttive in Comune e vicesindaco metropolitano «non avrebbe difficoltà a fare l’assessore comunale, poiché l’esperienza di facente funzioni alla Metrocity gli ha fatto raggiungere una competenza e una capacità amministrativa in grado di fargli portare bene avanti una delega». Versace potrebbe entrare in giunta come espressione delle liste civiche in cui è stato eletto. Anche se poi ci sono i precedenti da non dimenticare. Alcuni partiti in passato (vedi il caso di Anna Nucera) hanno avuto assessori in Giunta senza avere consiglieri comunali. Ma queste sono valutazioni del sindaco con ragionamenti che esulano le dinamiche locali.

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