Polistena, Pisano: «I giovani del Servizio civile sfruttati come manodopera a basso costo»

«Mortificazione dei giovani e irregolarità. Succede nel Comune di Polistena, proprio nel comune in cui ascoltiamo continuamente gli amministratori (e non solo) pronunciare discorsi per salvaguardare la dignità dei giovani che si affacciano nel mondo del lavoro. Proprio quegli amministratori (e non solo) che spesso si rivolgono proprio ai giovani incitandoli a non sottostare a chi vorrebbe sfruttarli. Come la mettiamo, però, se a sfruttarli è proprio il Comune di Polistena?». È quanto si chiede il capogruppo di “Polistena futura”, Francesco Pisano. «Proprio in questi giorni – continua il consigliere comunale di opposizione – viene pubblicato l’avviso per il nuovo bando del servizio civile ma ci chiediamo se questo servizio debba essere un modo del Comune di Polistena per recuperare manodopera a basso costo invece che far vivere un’esperienza progettuale ai giovani selezionati.

Chiediamo al sindaco di Polistena che nesso c’è tra un progetto denominato “Neet Generation. Ripartiamo dai Giovani” che ha come finalità la lotta all’evasione scolastica, l’attività di tutoraggio scolastico e l’attivazione di sportelli e campagne informative con lo sfruttamento dei volontari impiegati dal Comune di Polistena per l’affissione dei manifesti dell’ente stesso o per la pulizia degli spazi pubblicitari. Altri giovani volontari vengono utilizzati in contesti non in linea con il progetto a cui dovrebbero partecipare. La mortificazione dei giovani e delle loro aspirazioni va in scena nel Comune di Polistena, comune in cui viene calpestata la dignità di chi deve sottostare ai voleri del potere. E’ l’ennesima vergogna di un’Amministrazione che predica bene e razzola male, anzi malissimo».