lunedì,Maggio 6 2024

Varapodio, dopo l’attentato il consiglio comunale si stringe attorno a don Rigoli: «Reagiremo»

La seduta del civico consesso a pochi giorni dall’intimidazione del sacerdote: «Un duro colpo per tutti noi»

Varapodio, dopo l’attentato il consiglio comunale si stringe attorno a don Rigoli: «Reagiremo»

Un Consiglio Comunale in seduta “aperta ed urgente” per esprimere piena ed incondizionata solidarietà al parroco di Varapodio don Giovanni Rigoli, a cui lo scorso sabato sera ignoti hanno incendiato l’auto parcheggiata davanti alla canonica. L’amministrazione comunale del popoloso centro pianigiano, guidata dal sindaco Orlando Fazzolari, ha inteso così dare un primo forte messaggio di vicinanza nei confronti del sacerdote, già vittima nei giorni scorsi di una pesante aggressione al termine di una messa.

«È stato un duro colpo per tutta la comunità, fortemente risentita da quanto accaduto – ha detto Fazzolari in aula – Abbiamo tutti voglia di reagire. Il nostro paese non merita questi attacchi e tutti ci dobbiamo riunire con un’unica grande voce e reagire in maniera forte e decisa a questo vile atto intimidatorio».

Il primo cittadino ha chiesto anche il potenziamento della videosorveglianza e della caserma dei carabinieri di Varapodio, annunciando che il Comune si costituirà parte civile in un eventuale processo contro i responsabili delle intimidazioni. «A noi rimane il compito di rimanere indignati – ha proseguito il sindaco – anche perché è successo in un’ora in cui la canonica era frequentata da bambini. Questo aggrava ancora di più il gesto e fa arrabbiare ancora di più chi lo ha ricevuto. Si tratta di un episodio che veramente ha ferito tutti quanti e ci sarà una forte reazione».

Al momento il sacerdote si trova in ritiro spirituale e non si sa se tornerà a proseguire il suo ministero nel centro della Piana. «Moralmente ha accusato la botta – ha aggiunto il sindaco Fazzolari – Era mortificato. Ci aspettiamo una grande partecipazione di popolo e la vicinanza delle istituzioni. Questo territorio è stato spesso stigmatizzato a carattere negativo. Noi a Varapodio ci sentivamo di vivere in un’isola felice e in un’oasi di pace. Purtroppo ci siamo svegliati con situazioni ambientali brutte e per questo vogliamo alzare la voce».

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