lunedì,Aprile 29 2024

Vertenza ex Lsu di Polistena, Tripodi risponde agli avvocati: «Ho migliorato la proposta conciliativa del giudice»

Il consigliere comunale di opposizione Pisano non ci sta: «Se avesse avuto la volontà di andare incontro alle richieste dei lavoratori, avrebbe potuto "concedere" prima quanto è stato costretto a fare ora»

Vertenza ex Lsu di Polistena, Tripodi risponde agli avvocati: «Ho migliorato la proposta conciliativa del giudice»

Si è trasformata in un vero e proprio caso politico, la vicenda che vede contrapposti il comune di Polistena e 14 ex Lsu/Lpu, che nei mesi scorsi hanno fatto ricorso al giudice del lavoro per ottenere un aumento delle ore, nello specifico il tempo pieno di 36 ore settimanali, anziché le 26 ore attribuite a tutti i 40 lavoratori complessivi che prestano il loro servizio nell’Ente, da parte dell’Amministrazione comunale. Giovedì si è tenuta l’ultima udienza in ordine di tempo, della quale ha dato il resoconto di quanto successo il capogruppo di “Polistena futura”, Francesco Pisano. A suo dire, nel corso del procedimento, il sindaco Michele Tripodi avrebbe «ammesso di aver sottratto fondi destinati agli stessi lavoratori».

Alle parole di Pisano, sono seguite quelle di risposta del gruppo di maggioranza “Rialzati Polistena”, che dal canto suo sosteneva fosse stato merito del primo cittadino se in corso di udienza era stata «migliorata la proposta conciliativa iniziale del giudice resa in precedente udienza, proponendo oltre al recupero delle ore di lavoro non svolte, l’integrazione oraria stabile per tutti i lavoratori in forza all’ente (e non solo per i ricorrenti) a 29 ore per le categorie A e a 28 ore per le categorie B». Sulla questione, proprio ieri, sono intervenuti anche gli avvocati dei lavoratori, Alessia Pittelli e Antonio Barilari, diramando una nota, attraverso la quale hanno voluto precisare che «la giustizia è una cosa seria, che non può diventare terreno di confronto politico, non prestandosi a manipolazioni di sorta per interessi particolari tendenti ad accreditare tesi politiche o a coprire errori amministrativi».

La risposta di Tripodi

Nota che ha scatenato la reazione del sindaco Tripodi. «Apprendo che i due avvocati che difendono i 14 lavoratori ex Lsu/Lpu del Comune di Polistena – afferma il primo cittadino – si siano sentiti quasi “costretti” a fare una nota a margine di una serie di comunicati che i diversi gruppi politici presenti in Consiglio comunale hanno diramato in merito all’udienza del 22 febbraio scorso, riguardante le ore integrative dei lavoratori. Detta nota degli avvocati, intervenendo nel merito delle questioni dibattute, assume invece l’effetto opposto, ovvero politico, così come è politico il carattere che ha accompagnato la vicenda dall’inizio, con strumentalizzazioni di ogni tipo. Voglio ricordare infatti, che sono state svolte conferenze pubbliche in più circostanze (anche in piazza) alla presenza di legali e di sindacalisti che avrebbero, dall’inizio, dovuto mantenere un profilo professionale, tecnico giuridico, improntato al dialogo e non allo scontro nell’esclusivo interesse dei lavoratori».

Entrando nel merito dell’udienza del 22 febbraio, Tripodi ha quindi ribadito che «la domanda  principale di controparte era quella di far ottenere non già l’integrazione oraria ai lavoratori, bensì il tempo pieno, e cioè le 36 ore settimanali a ciascun lavoratore; la prima proposta conciliativa del giudice era stata interpretata da controparte in modo decisamente errato come emerso durante il dibattimento; il mio intervento in giudizio ha migliorato la prima proposta conciliativa, aggiungendo al recupero delle ore non lavorate, la disponibilità del Comune di incrementare le ore in modo stabile per le categorie A a 29 ore e per le categorie B a 28 ore settimanali».

Detto questo, Tripodi sostiene che «ogni altra valutazione resa nella nota dagli avvocati che riguarda scelte di tipo organizzativo di altri lavoratori del Comune non attiene alle loro competenze professionali né al giudizio in corso, bensì alle libere valutazioni dell’Amministrazione comunale. La stessa infatti, può autonomamente accordare a tutti i lavoratori, oggi a 26 ore, più ore come avvenuto per il riconoscimento del lavoro supplementare, al quale tra l’altro nel 2023 hanno anche aderito i lavoratori ricorrenti. Né è fatto divieto ai lavoratori ancora a 23 ore settimanali a sottoscrive l’incremento orario a 26 sin da subito. Nessun paradosso, dunque, ma equità e pari opportunità per tutti anche, se possibile, per quei lavoratori part-time (nel numero di 11) non compresi tra i beneficiari delle integrazioni orarie inquadrati a 26 ore settimanali. Per tali ragioni auspichiamo che nella prossima udienza i 14 lavoratori accettino la proposta conciliativa del giudice, finendo così di farsi abbindolare da certe sirene politiche che sino a oggi li hanno fomentati verso uno scontro giudiziario inutile e sbagliato».

Il commento di Pisano

Alle dichiarazioni del sindaco, è seguito il commento di Pisano, che ha puntato il dito contro «alcuni resoconti giornalistici sulla vicenda», definendoli «un esercizio al limite della sopportazione. A quanto pare, giorno 22 febbraio, in un’aula del tribunale di Palmi si è materializzato il Messia che, presi per mano i lavoratori ricorrenti, li ha portati verso lidi tranquilli e dignitosi. Che capolavoro! Solo il sindaco Michele Tripodi, supportato da giornalisti che erano assenti in tribunale, poteva spingersi fino a questo punto. Una vergognosa manipolazione mediatica. Io ero presente. Ero presente – sottolinea – quando Michele Tripodi e l’avvocato del Comune di Polistena confabulavano e, in opposizione alla proposta avanzata dal giudice, affermavano “a questo punto manteniamo l’orario a 23 ore”. In quel momento il giudice li ha riportati sulla retta via rivolgendo loro queste parole: “perché dovete mantenere questa posizione andando molto probabilmente verso una sentenza negativa su questo punto”.

Il sindaco ha parlato di 29 ore, come se fosse una sua proposta, ma dovrebbe spiegare come mai ha fatto firmare gli altri lavoratori a 26? Forse gli stavano antipatici? Per quale motivo i ricorrenti devono recuperare le ore degli anni passati? Lo spieghi bene il sindaco nella prossima diretta. Basta ripercorrere a ritroso le varie dichiarazioni di Tripodi sui giornali – afferma Pisano – per evidenziare le contraddizioni dello stesso e il tentativo di manipolazione mediatica attuato. È tutto scritto e documentato. Un’offesa verso i lavoratori stessi che in questi anni hanno dovuto sopportare l’arroganza della disastrosa amministrazione Tripodi che, se avesse avuto la volontà di andare incontro alle richieste dei lavoratori, avrebbe potuto “concedere” prima quanto è stata costretta a fare ora».

Il capogruppo di “Polistena futura” conclude dicendo che «Tripodi è apparso piuttosto come un bambino che in una sfida a calcio che si sta perdendo in modo evidente e netto, prende il pallone e se ne va dicendo “vi do la partita vinta” e questo per avere la misera soddisfazione di sembrare che sia lui a concedere la vittoria. Un teatrino infinito, quello di Tripodi e di chi lo sostiene politicamente. Un teatrino che si consuma sulla pelle della gente e dei lavoratori. Un teatrino che presto vedrà calare il sipario. Solo la conoscenza può smascherare la menzogna».

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