lunedì,Aprile 29 2024

Polistena, Pisano: «Tripodi sfila dalle tasche dei cittadini con redditi più bassi 230mila euro in più di Irpef»

Il consigliere di minoranza: «Invece di spiegare il perchè di questi aumenti ha tirato fuori l'argomento ospedale, che torna sempre utile nei momenti di difficoltà»

Polistena, Pisano: «Tripodi sfila dalle tasche dei cittadini con redditi più bassi 230mila euro in più di Irpef»

«La storia, purtroppo, si ripete. I disastri del sindaco Michele Tripodi, si ripercuotono inevitabilmente sui cittadini di Polistena. Chi ne paga le spese saranno le fasce più deboli. L’avevamo già visto con i contributi derivanti dall’applicazione del decreto sostegni che la disastrosa amministrazione Tripodi ha voluto limitare alla tassa sui rifiuti e al canone idrico perché sarebbero confluiti nelle casse del Comune. Hanno rifiutato la proposta di Polistena Futura di estendere a luce e gas gli stessi contributi. Eravamo convinti e lo siamo ancora che una famiglia con difficoltà economiche ha la necessità primaria di riscaldarsi e di cucinare prima che di pagare la tassa sui rifiuti. Per la disastrosa amministrazione Tripodi la necessità primaria, invece, è rastrellare fondi per sostenere e pagare gli sperperi continui, i disastri inspiegabili e le scelte non oculate che la stessa ha compiuto in questi anni». Ad affermarlo è il consigliere comunale di minoranza, Francesco Pisano.

«Con l’aumento dell’addizionale Irpef per i redditi più bassi – continua – il sindaco ha compiuto l’ennesimo salasso nei confronti dei cittadini che si vedono costretti a pagare l’inconsistenza politica e la propaganda continua di un’Amministrazione senza visione e senza lungimiranza. Polistena Futura aveva proposto di innalzare la soglia di esenzione, come in tantissime altre cittadine, ad un valore di 10.000 euro ma come sempre la nostra proposta è stata bocciata. Fino a 15.000 euro di reddito l’aliquota passerà da 0,75 a 0,78, mentre per i redditi da 15.000 a 28.000 passerà da 0,77 a 0,78. I redditi superiori non hanno subito aumenti. I debiti della disastrosa amministrazione Tripodi vengono spalmati sulla popolazione con i redditi più bassi. La volontà di Michele Tripodi e di chi lo sostiene è chiara e ha mentito quando ha sostenuto che deve “mantenere” il gettito, infatti, in base alla simulazione dei servizi finanziari, lo stesso gettito passa da 470.000 euro degli anni precedenti a 700.000 euro di quest’anno.

Il sindaco Tripodi sfila dalle tasche dei cittadini con redditi più bassi 230.000 euro in più rispetto l’anno scorso. Un capolavoro di incapacità e inadeguatezza. Sarebbe stato opportuno da parte del sindaco, spiegare ai cittadini che subiscono gli aumenti inspiegabili il motivo di questo provvedimento e invece ha preferito, in linea con il suo stile, cercare di spostare l’attenzione su altre questioni. Mentre sfila 230.000 dalle tasche dei cittadini con redditi più bassi il sindaco Tripodi ha tirato fuori l’argomento Ospedale che torna sempre utile nei momenti di difficoltà. Nelle scorse settimane davanti a forti prese di posizione di Polistena Futura sui servizi sanitari non ha detto una parola, davanti alle speculazioni segnalate dal sottoscritto che impoveriscono anche l’assistenza sanitaria non ha detto una parola.

Oggi che il sindaco Tripodi dovrebbe spiegare ai cittadini perché devono pagare 230.000 in più di Irpef ci parla di sanità. Ci parli dei cubi di Rubik (quasi 50.000 euro), ci parli del murale di Gino Strada (oltre 12.000 euro), ci parli del capodanno in piazza (quasi 20.000 euro), ci parli dei contributi inspiegabili ad alcune associazioni per migliaia di euro, ci parli di tutti gli sperperi utilizzati per la sua propaganda ma che non hanno alcuna utilità per i cittadini che si ritrovano, però, a sostenerne i costi. Ci parli di questo Michele Tripodi. Visto che ha presentato un conto salato è giusto che i cittadini conoscano il motivo del salasso».

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