domenica,Aprile 28 2024

Locride, i sindaci incontrano la Di Furia. Mammoliti: «Chieda scusa»

Lunedì l’assemblea per discutere della situazione sanitaria sul territorio. Il presidente del tribunale del malato incalza: «Alle promesse devono seguire i fatti»

Locride, i sindaci incontrano la Di Furia. Mammoliti: «Chieda scusa»

Torna a riunirsi a Siderno l’assemblea dei sindaci della Locride. Al centro della riunione, in programma lunedì a Siderno, il confronto con il commissario dell’Asp di Reggio Calabria Lucia Di Furia, per discutere sull’attuale situazione sanitaria nel comprensorio reggino. Si tratta della prima uscita pubblica della manager dopo le dichiarazioni rilasciate a Presa Diretta che non sono andate giù a diversi medici in servizio all’ospedale di Locri.

«Sicuramente ogni discussione sarà e dovrà essere preceduta da una persuasiva volontà di scuse che la manager porgerà ai primi cittadini a seguito delle espressioni usate nei confronti della intera locride – ha espresso il presidente del tribunale per i diritti del malato Pino Mammoliti -Dopodiché i nostri sindaci chiederanno alla Di Furia, modalità e tempi per risolvere le difficoltà che tormentano i sonni dei cittadini rispetto al non pieno funzionamento del nostro ospedale, chiedendo  al contempo, se intenda fare un calendario primaverile per verificare se alle ennesime promesse, questa volta seguiranno i fatti».

Mammoliti non risparmia critiche al commissario dell’Asp reggina, suggerendo l’approccio da adottare con gli amministratori locali. «Capisco perfettamente che per una persona abituata, senza contraddittorio, a fare precedere ogni incontro istituzionale dall’espressione “Daquandocisonoio” è difficile modificare parole e stile con il metodo “lavoriamo insieme e datemi suggerimenti”. Ma è questo – secondo il penalista locrese – il modello organizzativo che bisogna seguire se vogliamo ottenere un minimo risultato di buon senso e di buon gusto. Per fare emergere queste ultime due cose, si mantenga a debita distanza assessori e consiglieri regionali che hanno come solo obiettivo (soprattutto quest’ultimi) il pascere familiare ed elettorale».

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