Reggio, Princi: «Arghillà tra gli interventi strategici del decreto Caivano. Adesso a lavoro sul progetto» – VIDEO

«La visita a Reggio e il sopralluogo ad Arghillà di Alessandro Battilocchio, presidente della commissione parlamentare Periferie erano essenziali per fissare l’attenzione governativa, e quindi l’impegno finanziario, sul quartiere. Arghillà è, infatti, da considerarsi tra i quartieri destinatari degli interventi strategici con relative risorse del decreto Caivano. Adesso sta a noi passare alla fase tecnico-operativa. Convocherò prossimamente un tavolo al quale siederà anche il comitato di quartiere. Dobbiamo adesso redigere un progetto da sottoporre a livello nazionale per la riqualificazione, la bonifica e la realizzazione di interventi strutturali al fine di restituire vivibilità e decoro al quartiere».

È la vicepresidente della Regione Calabria, Giuseppina Princi ad annunciare il seguito della recente visita, promossa dal deputato reggino Francesco Cannizzaro, di Alessandro Battilocchio, presidente della commissione parlamentare d’inchiesta sulle condizioni di sicurezza e sullo stato di degrado delle Città e delle Periferie, istituita un anno fa.

Ora la fase operativa a livello locale

Una prima visita informale, per altro neppure comunicata alla stampa, alla quale dovranno, dunque, necessariamente fare seguito altri e più articolati confronti. Occorrerà, adesso, a livello locale, lavorare al progetto da fare finanziare. Al di là di interventi spot che già annunciano risoluzioni epocali della questione Arghillà, l’appuntamento con il presidente Battilocchio, le cui dichiarazioni sono state ancora di soli intenti, aprono adesso una fase operativa tutta in mano al territorio. Tutta da giocare.

A questo primo incontro informale in Prefettura a Reggio, oltre alla Prefetta Clara Vaccaro, hanno partecipato anche il sindaco della Città metropolitana, Giuseppe Falcomatà, il procuratore generale Gerardo Dominijanni, il procuratore antimafia Giovanni Bombardieri. Presenti anche i rappresentanti territoriali di Carabinieri, Guardia di Finanza e Polizia di Stato. Alla riunione ha fatto seguito un sopralluogo sul posto.

Arghillà tra le 15 Caivano d’Italia

L’attenzione sul quartiere era stata già destata dall’inserimento di Arghillà nel dossier pubblicato dal Comando generale dell’Arma dei Carabinieri tra le 15 “Caivano” d’Italia. I militari avevano identificato Arghillà come uno tra i contesti urbani più disagiati di tutto il Paese, il più grave in Calabria per indici di illegalità. È, infatti, l’unico quartiere segnalato di tutta la regione. Le dichiarazioni della vicepresidente Princi aprono, dunque, ad una nuova stagione di confronto con il comitato di quartiere di Arghillà.

«Siamo rammaricati di non essere stati coinvolti in occasione della recente vista del presidente Battilocchio. Forse in questa fase non è stato ritenuto necessario. Siamo, tuttavia, pronti a riprendere l’attività del tavolo sul quartiere. Arghillà è luogo complesso e pieno di problemi che necessitano di interventi integrati e risolutivi. Crediamo che il tavolo istituzionale insediato in prefettura, che aveva iniziato ad essere convocato con una certa regolarità, debba tornare a riunirsi. Le questioni sono ancora aperte. Noi vogliamo essere coinvolti in un processo di trasformazione che restituirà finalmente al nostro quartiere il decoro e la dignità che gli spettano».

Ha ancora tanto da dire e da riproporre per la risoluzione delle tante criticità, il comitato di quartiere di Arghillà, periferia nord di Reggio Calabria. Lo spiega il componente Giuseppe Naim che rilancia lo stato di emergenza e la necessità costante di dialogo.

La necessità di riattivare il tavolo in prefettura

«Pur avendo risolto la questione idrica, restano aperte ancora questioni fondamentali legate alle discariche a cielo aperto, al contrasto all’illegalità diffuse, alla regolarizzazione degli alloggi. Il quartiere è ancora flagellato dal degrado e segnato dall’assenza di diritti essenziali. Sebbene vi siano stati in questi mesi degli incontri su questioni specifiche con assessori e consiglieri, confidiamo in una prossima convocazione del tavolo in prefettura in cui poter tornare a dare un contributo. L’ultima riunione risale allo scorso autunno, quando proprio con la vicepresidente della Regione, Giuseppina Princi, si era parlato della situazione degli alloggi Aterp da regolarizzare.

C’erano e ci sono risorse da investire ma il tempo è trascorso invano in questi mesi. Una scadenza fissata per giugno auspichiamo possa non essere perentoria. Sarebbe dunque il caso di ritrovarsi e riallacciare il confronto che due circostanze sopraggiunte, quali il rientro a palazzo San Giorgio del sindaco Giuseppe Falcomatà e l’arrivo della nuova prefetta Clara Vaccaro, che speriamo di conoscere presto, hanno di fatto sospeso. Noi aspettiamo fiduciosi, pronti a collaborare e a rivendicare per il nostro quartiere diritti e servizi fondamentali». Così conclude Giuseppe Naim, componente del comitato di quartiere di Arghillà che, sempre dalla stampa , ha appreso anche della trattazione del nodo alloggi popolari, e della proposta di nuova delocalizzazione per risolverlo, in sede di comitato provinciale per l’Ordine e la Sicurezza riunitosi nelle scorse settimane.

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