domenica,Maggio 5 2024

Reggio Sette Punto Zero punta il dito sul «dissesto delle strade dell’Eremo e del resto della città»

L'invito: «Fate un giro in città, uscite dalla vostra torre di avorio e forse anche voi come la gran parte dei reggini proverete un pizzico di sana vergogna»

Reggio Sette Punto Zero punta il dito sul «dissesto delle strade dell’Eremo e del resto della città»

«Non è una novità e non facciamo nessuno scoop scrivendo che il distacco dalla realtà da parte di questa amministrazione è talmente evidente che ormai non ci stupisce più nulla. Che sia volontà o incapacità per noi purtroppo il risultato non cambia, che sia centro città o periferia il trattamento è identico, che sia un ponte di un paio di metri o una strada disastrata il risultato è sempre lo stesso: superficialità e inadeguatezza».  Sono le parole del Presidente del movimenti Reggio Sette Punto Zero Domenico Lombini.

«La loro idea di città è sempre la stessa ed è certificata in tutte le classifiche della qualità della vita dove occupiamo gli ultimi posti; menomale, però, che esiste ancora chi non ci sta, chi non si abitua, chi pretende rispetto per i propri diritti. Sollecitati da alcuni cittadini che ci hanno segnalato il cattivo e pericoloso stato di via Cardinale Portanova, via Eremo e via Eremo Botte, importanti strade cittadine le quali dopo alcuni interventi effettuati da ditte specializzate, si ritrovano in stato di ripristino indecoroso. Ricordiamo che, solitamente, dopo aver completato i lavori sui sottoservizi come la posa delle condutture di gas, acqua, fognature, ecc., è compito delle istituzioni preposte e dei relativi responsabili comunali (assessorati ai Lavori Pubblici e Trasporti, Dipartimento dei lavori pubblici e Ufficio tecnico comunale) controllare che il ripristino del manto stradale sia correttamente eseguito e non rattoppato alla meno peggio e che la pavimentazione stradale sia in condizioni di conformità con le normative e gli standard nazionali ed europei.

Abbiamo sicuramente (e geneticamente) standard e una visione di cura della città totalmente diverse. Non è ammissibile avere una strada del genere in nessuna parte del mondo, a maggior ragione dove insistono due imbocchi e due sbocchi autostradali, il Grande Ospedale Metropolitano, il Policlinico, l’Ortopedico, il Consiglio Regionale, tante attività commerciali, moltissime abitazioni e, non per ultima, la basilica Santa Maria Madre della Consolazione.

E chissà che un giorno non mettiate anche voi una mano sulle vostre coscienze, andando a controllare come hanno ridotto e riducono la vostra e la nostra città le ditte che eseguono i lavori senza alcun controllo. A queste aziende bisognerebbe imporre il ripristino decoroso dell’asfalto stradale, pena la risoluzione contrattuale per inadempimento. Fate un giro in città, uscite dalla vostra torre di avorio e forse anche voi come la gran parte dei reggini proverete un pizzico di sana vergogna».

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