Una delle note più liete della seconda parte della stagione della Reggina si chiama Michael Ijemuan Folorunsho. Il calciatore è tornato a Reggio dopo una prima parte di stagione non positiva a Pordenone. Una destinazione, quella calabrese, che ha fatto bene sia a lui che alla compagine allenata da Roberto Stellone, molto più di quanto dicano i numeri.
I soli due gol realizzati (comunque capaci di portare sei punti) non bastano a sintetizzare il grande impatto avuto dal giocatore di proprietà del Napoli. Innanzitutto per quanto riguarda la duttilità e la voglia dimostrate dal suo ritorno in riva allo Stretto: Folorunsho è stato impiegato da punta, da trequartista, da mezzala, da esterno. Un tuttocampista più che un centrocampista, per una roadmap coloratissima che ha fatto felice Roberto Stellone.
Tutti ruoli svolti sempre al meglio, a partire dall’atteggiamento sempre avuto dal giocatore, profondamente convinto di tornare a Reggio Calabria sin dall’estate scorsa, quando però il Napoli volle mandarlo a Pordenone. Una voglia monetizzata e messa sul campo che ha esaltato tifosi e staff.
Chissà se dopo il Folorunsho 2.0, Taibi riuscirà a rendere realtà anche la sua terza parentesi, per la prossima stagione. Tuttavia il club azzurro già a gennaio avrebbe preferito monetizzare la sua cessione, chiedendo una cifra di oltre 3 milioni di euro al Pisa per il cartellino.
Solo la ferrea volontà del ragazzo lo ha riportato a Reggio, unita al rifiuto dei toscani di pagare tale somma. Andrà, dunque, verificata la strategia che il Napoli vorrà attuare nell’estate prossima per Folorunsho, anche in virtù del ritorno in Serie B del Bari, sempre di proprietà della famiglia De Laurentis e club in cui l’ex Virtus Francavilla ha già militato.