venerdì,Aprile 26 2024

La forza dell’esperienza per Inzaghi: ma questa Reggina è poco futuribile

In un calcio in cui “prima si cede e poi si compra” la Reggina è arrivata ad avere una rosa da 32 elementi (solo Genoa, Parma e Bari ne hanno di più)

La forza dell’esperienza per Inzaghi: ma questa Reggina è poco futuribile

Camporese, Majer, Obi, Canotto, Cicerelli, Ravaglia, Santander, Lollo, Gagliolo. C’è già chi è ufficiale, chi ancora no. In sintesi, però, gli acquisti principali della Reggina per la stagione 2022/23 sono questi. Sono arrivati dei giovani – Di Stefano, Agostinelli, Dutu, Pierozzi – ma tutti in prestito da squadre di Serie A e, in partenza, destinati al ruolo di rincalzi. No, non stiamo criticando il mercato portato avanti da Massimo Taibi e, in parte, Gabriele Martino. Il giudice, unico e insindacabile, sarà il campo e l’augurio è che questa Reggina possa recitare un ruolo da assoluta protagonista. 

Scelte

Ci sono però delle evidenze che non si possono ignorare. La prima è che, tutto sommato, Pippo Inzaghi avrà pochi alibi se le cose dovessero andare male. Ha indicato dei profili a lui graditi (Santander su tutti), ha chiesto e ottenuto una squadra esperta e fisicamente impostata. L’anno scorso, a Brescia, si scontrò con Cellino per il poco utilizzo dei giovani a cui era preferito il 40enne Palacio: il mercato condotto da Taibi ha visto arrivare, fra i giocatori più importanti, elementi fra i 28 e i 32 anni. Non certo in rampa di lancio. Si potrà obiettare che l’anno scorso Lecce e Monza non hanno certo puntato sulla meglio gioventù per vincere il campionato; vero, verissimo: ma lì c’era un programma diverso e gente come Coda e Mancuso ad animare le folle. Ultratrentenni sì, ma reduci da campionati con almeno due dozzine di gol sul groppone.

L’impressione, chiudendo il cerchio, è che si stia ricalcando un po’ il mercato fatto nell’era Gallo: acquisti con poca spesa in termini di cartellino, con grande esperienza. Giocatori fatti e finiti, ma poco futuribili. L’esatto opposto, in buona sostanza, rispetto a quanto fatto ad esempio dal Frosinone: in Ciociaria sono giunti quest’estate Mulattieri, Caso, Moro e Turati. Giovani, rampanti, a caccia di affermazione e (i primi due, in quanto giunti a titolo definitivo) potenziali plusvalenze.

XXL

Inoltre va sottolineata una cosa. In un calcio in cui “prima si cede e poi si compra” la Reggina è arrivata ad avere una rosa da 32 elementi (solo Genoa, Parma e Bari ne hanno di più), con altre due entrate (Majer e Santander) praticamente definite ed almeno un’altra (Di Chiara?) in cui si spera. Si rischia di arrivare a 35 calciatori: almeno dieci dovranno essere tagliati. Ma la storia recente del calciomercato insegna che non è mai facile mandar via un professionista con un contratto in scadenza fra 10 o 22 mesi, specie se remunerativo. E anche le rescissioni portano con se un costo ben noto, quello dell’incentivo all’esodo. 

foto di Erika Giampà

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