giovedì,Maggio 2 2024

Tante udienze, poco calcio: la Reggina e un finale di stagione davvero opaco

Gli amaranto, a Frosinone, hanno perso per la sedicesima volta in questa stagione: solo una squadra ha fatto peggio. Si parla di playoff, ma...

Tante udienze, poco calcio: la Reggina e un finale di stagione davvero opaco

Mantenere i playoff, difendere l’ottavo posto, regalare un sogno alla città. Da settimane, ormai, Inzaghi e i suoi ragazzi ripetono questo mantra, senza soluzione di continuità, anche – forse – un po’ per isolarsi dalle vicende extra calcistiche che attanagliano la Reggina. Un protrarsi di slogan che, però, porta il campo, poi, a dare esiti completamente opposti, con gare scialbe, prive anche solo del lontano ricordo della bellezza calcistica di inizio stagione.

Ieri a Frosinone, poi, l’episodio legato all’espulsione di Thiago Cionek ha condito nel peggiore dei modi il primo maggio dei tifosi accorsi sotto il diluvio dello Stirpe. Uno stadio colorato a festa, imbandito per la Serie A ciociara. E pensare che, a dicembre, la sfida d’andata al Granillo valeva il primato…

Presente

La realtà odierna, invece, racconta di una squadra distratta e, al di là delle parole ripetute sistematicamente in sala stampa, forse neanche troppo convinta di poter arrivare ai playoff. Del resto, sedici sconfitte sono un numero incredibile. Solo il Perugia terzultimo, con 17, ha fatto peggio; in sostanza la Reggina ha perso per un girone intero, visto che mancano tre giornate alla linea del traguardo. L’ottavo posto attuale è un bottino finanche generoso, ma messo in bilico sia dai 270 minuti che mancano alla fine del torneo, sia dai deferimenti arrivati per la società.

Battaglie

Sostanzialmente, peraltro, si parla più delle battaglie legali che di quelle sportive, in quello che sta diventando un epilogo alquanto stucchevole, basato più su una vittoria giudiziaria che su un risultato maturato sul prato verde. È il modo peggiore di nutrire la passione dei propri sostenitori, presenti ovunque, ma anche stanchi: di vedere partite come quella dello Stirpe e di sentire sempre il nome della Reggina associato a ricorsi, pendenze, penalizzazionI.

La speranza, chiaramente, è che l’appendice del campionato rimanente possa regalare una scossa, un sentimento di riscatto, un cambiamento in positivo del rendimento sportivo. Oltre, ovviamente, a delle vittorie legali che sono conditio sine qua no per parlare, davvero, di un determinato tipo di classifica.

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