martedì,Aprile 30 2024

Reggina, Ilari si presenta alla città con alcuni “se” e un mister x nel taschino

L’imprenditore romano ribadisce di essere a tutti gli effetti il nuovo proprietario degli amaranto. La clausola serie B e il Fondo londinese sullo sfondo. I rapporti con le istituzioni cittadine non partono col piede giusto

Reggina, Ilari si presenta alla città con alcuni “se” e un mister x nel taschino

Emanuele Ilari c’è. Almeno fino al Consiglio di Stato. Il nuovo proprietario, però non esclude una sua candidatura convinta anche in caso di serie D, quando a decidere a chi affidare il titolo attraverso un bando sarà il sindaco facente funzioni Paolo Brunetti.


L’imprenditore romano – ospite della trasmissione radiofonica Terzo Millennio di Tonino Massara – si è sottoposto al fuoco di fila delle domande provenienti anche dai tifosi, confermando di essere attualmente il proprietario della Reggina. Un impegno, il suo, solido fino al Consiglio di Stato – «sarò in aula il 29 agosto», ha detto – essendo, l’accordo siglato, condizionato proprio al mantenimento della serie B. Da lui, arriva una ventata di ottimismo per l’attesa sentenza. «Dopo che ho letto l’atto di ricorso al Tar, di comune accordo con la vecchia proprietà che aveva la titolarità dei ricorsi ho anche inserito nel pool degli avvocati il prof Centioli, e l’avvocato Fraccastoro che un mese fa ha vinto il Consiglio di stato col Milan. Lo sento quotidianamente e lo sento molto motivato e ottimista».


Insomma buone sensazioni, le sue, che lo stesso Ilari sostiene parlando di programmazione, di socialità, di tagli necessari. «Porteremo avanti un progetto sostenibile, puntando a far si che il settore giovanile torni ai fasti dell’era Foti. Programmazione e un passo alla volta. Noi veniamo per fare calcio non altre cose».


Ma l’imprenditore romano, impegnato a creare un feeling con la tifoseria, non può dirsi in una botte di ferro da punto di vista dei rapporti con le istituzioni. «Una volta che avremo il titolo, la prima persona che incontrerò sarà il primo cittadino. Ci siamo già confrontati con il delegato Latella, abbiamo spiegato la nostra idea di calcio e di socialità. Con il direttore sportivo Taibi mi sento quasi tutti i giorni, c’è massima fiducia, ma in questo momento siamo bloccati».


La versione di Latella però, per come argomentato da Massara, diverge da quella di Ilari. Il delegato allo sport avrebbe fatto trapelare preoccupazione, e Ilari di tutta risposta replica: «Latella non è professionale».
Insomma un inizio non proprio promettente.
Ilari dal canto suo vuole rassicurare la piazza, ribadendo di aver pagato gli stipendi ai calciatori, e aggiungendo: «abbiamo pagato magazzinieri e medici, sta arrivando qualche soldo anche per gli altri dipendenti. Ci siamo attrezzati per riprendere gli allenamenti mercoledì».
I tifosi però premono, vogliono testare la solidità del nuovo proprietario. Massara lo incalza, ma Ilari non indietreggia: «Abbiamo già rilevato la società, ma poi entrerà anche il Fondo inglese che viene gestito da Quaranta che solo per problemi burocratici non è già dentro. Ma il tutto – ribadisce – è vincolato dell’ottenimento della licenza della serie B. Senza, viene tutto meno».


Insomma, Quaranta «fa questo nella vita, a Londra». “Porta soldi” nelle realtà giudicate interessanti e Reggio, confessa Ilari, «è un centro interessante anche per il Ponte di Messina».


Ma non solo, perché esisterebbe e sarebbe pronto ad entrare anche un “mister x”, «un amico – dice Ilari – e una società di produzione cinematografica interessata alla piazza, che ha anche un partner molto importante che è di Reggio».
Indizi, promesse e tentativi di essere il più chiaro possibile sul reale impegno in questa che al momento rimane un’avventura per Ilari, che però conferma di essere già passato alle presentazioni con i vertici della Federazione. Niente di approfondito ci tiene a sottolineare. D’altra parte sono troppi i paletti e troppe le clausole ancora attive per poter cominciare a dialogare.


Se abbia convinto o meno in questa sua prima vera uscita pubblica nel merito della situazione Reggina, sarà il tempo a dirlo, come lui stesso a mò di sfida ha ripetuto in trasmissione. Certo c’è da rimanere con i piedi per terra e concentrati sull’obbiettivo della serie B. Ilari ha fatto chiaramente intendere che alla base del progetto, oltre a quelli sportivi, ci sono anche interessi commerciali sulla città e su tutta l’area metropolitana dello Stretto.


Basterà questo a convincere i tifosi della bontà del neo proprietario? Forse ancora è un po’ pochino. Non resta che aspettare. Come Ilari, almeno fino al 29 agosto

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